
Italiani in vacanza con l’ansia della casa incustodita: e se succede qualcosa? il 19% degli italiani si dice in ansia all’idea che possa succedere qualcosa alla propria abitazione mentre è via. Il 44%, invece, se ne preoccupa ma non ci pensa più una volta partito. Quasi 1 italiano su 3, inoltre, dichiara di non essere organizzato per prevenire problemi, con punte del 38% tra chi vive in affitto.
È quanto emerge dall’indagine di Aviva e dell’istituto di ricerca Lorien Consulting sull’approccio degli italiani alla gestione della propria abitazione in occasione di periodi di vacanza. L’analisi si è focalizzata su emozioni e abitudini - con un particolare focus su strumenti di prevenzione e pratiche di sicurezza - e ha coinvolto più di 1.500 italiani dai 30 ai 74 anni.
Le maggiori preoccupazioni sono i furti e i danni conseguenti all’intrusione (60%), più degli incidenti domestici (55%) e delle conseguenze di eventi atmosferici avversi (49%). E sono sempre le donne le più ansiose.
Altra abitudine tipica di chi lascia la propria casa per un periodo prolungato, quali, appunto le ferie sono: chiudere il rubinetto generale del gas (78%) e quello dell’acqua (69%).
Buttare la spazzatura è prassi quasi per tutti (82%) ma, a fronte del 26% che prima di partire addirittura “lascia la casa come un gioiello”, un italiano su 2 non svuota il freezer e non lava i panni sporchi.
La prevenzione si basa soprattutto sul “fai da te”. Lasciare le chiavi a persone fidate perché passino a controllare è la strategia di prevenzione più diffusa (46%). Un italiano su 4 addirittura chiede ad amici o parenti di passare sistematicamente ad accendere la luce e aprire le persiane, così che non ci si accorga che non c’è nessuno a casa. L’8% fa affidamento sul portiere.
Il ricorso a sistemi d’allarme è segnalato dal 44% circa. I rapporti di vicinato solitamente rappresentano una garanzia nei momenti di bisogno. Nel malaugurato caso in cui capitasse qualcosa alla propria abitazione mentre si è in vacanza, l’85% potrebbe contare sui vicini; il 25% è addirittura certo che inizierebbero a darsi da fare per sistemare le cose.
In linea generale, indipendentemente dal periodo vacanziero, hanno affrontato problemi legati alla propria casa 4 italiani su 10.
Louis Roussille, Marketing, Communication & Digital Director di Aviva in Italia, ha commentato: “Diversamente da quanto avviene nel mondo anglosassone, in Italia è ancora poco diffuso il ricorso all’assicurazione come strumento di tutela. Si pensa all’assicurazione come a qualcosa da attivare solo a seguito di un problema o di un danno. Ne è una riprova il fatto che le polizze sulla casa siano ancora poco diffuse, nonostante oggi esistano soluzioni a costi contenuti e che, potendo contare su dispositivi tecnologici come sensori di rilevazione antintrusione, anti fumo/allagamenti e collegate con centrali di controllo, possono permetterci di non correre rischi e non avere più pensieri. Soprattutto in vacanza”.