Casa
Nel secondo trimestre del 2023 il tasso medio applicato alle famiglie sui nuovi mutui a tasso fisso per l'acquisto di abitazioni è risultato del 4,32%, con minime differenze tra le singole aree territoriali. In particolare, il tasso più elevato si è registrato nel Nord-Est con il 4,40%, seguito dal 4,35% nelle Isole, 4,31% nel Nord-Ovest, 4,30% nel Sud. Il livello più basso si è riscontrato nel Centro con il 4,27%.
Come si comporterà la Bce durante la riunione di giovedì 14 settembre? Due gli scenari più probabili secondo gli esperti di Facile.it e Mutui.it. Da un lato l’ipotesi che la Banca Centrale Europea si prenda una pausa dagli aumenti, che si tradurrebbe in uno stop al rialzo delle rate dei mutui variabili. Dall’altro l’ipotesi di un ulteriore incremento di 25 punti base, che porterebbe la rata di un mutuo medio a tasso variabile a sfiorare i 760 euro, vale a dire il 66% in più rispetto all’inizio del 2022.
L’aumento dei tassi di interesse pesa sulle tasche degli italiani che hanno sottoscritto un mutuo variabile, con incidenza diversa nelle aree del Paese.
Se, come previsto, il 15 giugno la BCE dovesse annunciare un ulteriore rialzo del costo del denaro di 25 punti base, secondo le simulazioni di Facile.it l’aumento dei tassi potrebbe portare a un rincaro della rata dei mutui fino a quasi 275 euro rispetto all’inizio dello scorso anno (+60%). E la corsa dei tassi potrebbe non essere finita visto che, secondo le aspettative di mercato, il picco dell’Euribor verrà raggiunto a settembre prossimo. Per l’analisi il comparatore ha preso in esame un finanziamento a tasso variabile da 126.000 euro con piano di restituzione in 25 anni sottoscritto a gennaio 2022.
È stata presentata la III edizione dell’Osservatorio “Change Lab, Italia 2030” realizzato da Groupama Assicurazioni che quest’anno ha voluto analizzare il rapporto degli italiani con la propria casa. L’indagine realizzata con il contributo di Doxa evidenzia come gli italiani abbiano voglia di vivere il tempo libero tra le mura domestiche. Inoltre, sottolinea che la casa del futuro dovrà essere sostenibile, green e sicura.
Nel terzo trimestre 2022 sono state registrate 220.995 convenzioni notarili di compravendita e le altre convenzioni relative ad atti traslativi a titolo oneroso per unità immobiliari, -2,7% rispetto al trimestre precedente e -1,0% su base annua.
La classe energetica degli immobili è argomento caldo per il settore immobiliare, soprattutto in questi ultimi mesi, dato che la UE chiede agli stati membri l’adeguamento entro il 2033 degli edifici residenziali, che dovranno essere ristrutturati in modo da risultare almeno in classe energetica D.
Sei italiani su dieci sono molto attenti all’ordine in casa. E di questi, se il 41% ne fa una regola del buon vivere quotidiano, il 24% porta questo impegno a livelli di estrema meticolosità e compie grandi sforzi affinché tutto sia sempre perfetto e organizzato. Lo rileva uno studio dell’Osservatorio Sara Assicurazioni.
In Italia 6 immobili su 10 sono obsoleti. Nel parco edilizio del nostro Paese —composto per il 92% da edifici residenziali e per il restante 8% da immobili destinati ad altri usi — la maggior parte delle proprietà sono vetuste e potrebbero trarre un grande beneficio dalle ristrutturazioni.
Banco Desio e della Brianza, moderno Gruppo Bancario multiprodotto con oltre 200 filiali sul territorio nazionale, e Qualis Credit Risk, agenzia di sottoscrizione specializzata nella sottoscrizione del rischio di credito all’interno del gruppo assicurativo AmTrust International, hanno sottoscritto un accordo per offrire mutui residenziali fino al 95% del valore dell’immobile.
Nonostante l’aumento dei tassi di interesse sui mutui e il contesto economico generale che potrebbero portare al calo dei prezzi delle abitazioni nei prossimi mesi, per quasi metà degli italiani puntare sul mattone resta ancora un buon investimento. È quanto emerge da un’indagine di Prima Assicurazioni commissionata a Nielsen.
La nuova ricerca di Changes Unipol, realizzata ed elaborata da Ipsos, ha analizzato il rapporto degli italiani con la propria abitazione e ha scattato un’istantanea su vissuto, progetti e desideri legati alla casa.
Nonostante l’aumento dei tassi di interesse sui mutui e il contesto economico generale che potrebbero portare al calo dei prezzi delle abitazioni nei prossimi mesi, per quasi metà degli italiani puntare sul mattone resta ancora un buon investimento. È quanto emerge da un’indagine di Prima Assicurazioni commissionata a Nielsen.
L’aumento del costo del mutuo spaventa gli italiani ma non li scoraggia ad acquistare casa. Poco meno di quattro cittadini su dieci che avevano programmato di acquistare casa, stanno cercando di accelerare i tempi in modo da contenere l’effetto del previsto rialzo dei tassi di interesse, ma molti sono anche coloro i quali hanno deciso di rinviare l’investimento.
Recenti studi hanno confermato un’elevata propensione all’acquisto da parte dei consumatori italiani di pacchetti assicurativi Casa/Auto, allo scopo di ottenere vantaggi economici e semplificare la gestione delle polizze.