Casa
Nel terzo trimestre 2022 sono state registrate 220.995 convenzioni notarili di compravendita e le altre convenzioni relative ad atti traslativi a titolo oneroso per unità immobiliari, -2,7% rispetto al trimestre precedente e -1,0% su base annua.
La classe energetica degli immobili è argomento caldo per il settore immobiliare, soprattutto in questi ultimi mesi, dato che la UE chiede agli stati membri l’adeguamento entro il 2033 degli edifici residenziali, che dovranno essere ristrutturati in modo da risultare almeno in classe energetica D.
Sei italiani su dieci sono molto attenti all’ordine in casa. E di questi, se il 41% ne fa una regola del buon vivere quotidiano, il 24% porta questo impegno a livelli di estrema meticolosità e compie grandi sforzi affinché tutto sia sempre perfetto e organizzato. Lo rileva uno studio dell’Osservatorio Sara Assicurazioni.
In Italia 6 immobili su 10 sono obsoleti. Nel parco edilizio del nostro Paese —composto per il 92% da edifici residenziali e per il restante 8% da immobili destinati ad altri usi — la maggior parte delle proprietà sono vetuste e potrebbero trarre un grande beneficio dalle ristrutturazioni.
Banco Desio e della Brianza, moderno Gruppo Bancario multiprodotto con oltre 200 filiali sul territorio nazionale, e Qualis Credit Risk, agenzia di sottoscrizione specializzata nella sottoscrizione del rischio di credito all’interno del gruppo assicurativo AmTrust International, hanno sottoscritto un accordo per offrire mutui residenziali fino al 95% del valore dell’immobile.
Nonostante l’aumento dei tassi di interesse sui mutui e il contesto economico generale che potrebbero portare al calo dei prezzi delle abitazioni nei prossimi mesi, per quasi metà degli italiani puntare sul mattone resta ancora un buon investimento. È quanto emerge da un’indagine di Prima Assicurazioni commissionata a Nielsen.
La nuova ricerca di Changes Unipol, realizzata ed elaborata da Ipsos, ha analizzato il rapporto degli italiani con la propria abitazione e ha scattato un’istantanea su vissuto, progetti e desideri legati alla casa.
Nonostante l’aumento dei tassi di interesse sui mutui e il contesto economico generale che potrebbero portare al calo dei prezzi delle abitazioni nei prossimi mesi, per quasi metà degli italiani puntare sul mattone resta ancora un buon investimento. È quanto emerge da un’indagine di Prima Assicurazioni commissionata a Nielsen.
L’aumento del costo del mutuo spaventa gli italiani ma non li scoraggia ad acquistare casa. Poco meno di quattro cittadini su dieci che avevano programmato di acquistare casa, stanno cercando di accelerare i tempi in modo da contenere l’effetto del previsto rialzo dei tassi di interesse, ma molti sono anche coloro i quali hanno deciso di rinviare l’investimento.
Recenti studi hanno confermato un’elevata propensione all’acquisto da parte dei consumatori italiani di pacchetti assicurativi Casa/Auto, allo scopo di ottenere vantaggi economici e semplificare la gestione delle polizze.
“Nel corso del 2020 il mercato immobiliare ha dato prova di grande recupero e ha superato di gran lunga le aspettative che si erano create subito dopo il lockdown”, afferma Fabiana Megliola, Responsabile Ufficio Studi Gruppo Tecnocasa.
Per tutelare gli acquirenti di immobili in corso di costruzione dal rischio di insolvenza del costruttore e dare loro la possibilità di recuperare gli anticipi versati nel corso dei lavori, è stata introdotta la legge 210 del 2 agosto 2004, successivamente recepita tramite D.Lgs. 122 del 20 giugno 2005.
“CF Cose & Casa Più” è la nuova polizza di CF Assicurazioni per la protezione dell’abitazione, dei beni contenuti e del patrimonio in caso di imprevisti e danni a terzi. Flessibilità e completezza si distinguono tra le principali caratteristiche del prodotto, che consente di scegliere le sezioni di garanzia da attivare (Incendio, Responsabilità Civile, Furto, Tutela Legale, Assistenza), il livello di copertura e le condizioni aggiuntive, sulla base degli effettivi bisogni, offrendo così coperture sia a tutela dell’abitazione sia della vita quotidiana della famiglia.
Il Coronavirus contagia anche due dei settori più amati dagli Italiani: quello della casa e dei mutui, che registrano un forte rallentamento delle operazioni. Due mercati di enorme valore per l’Italia: ogni anno quasi 100 miliardi di euro quello della casa e 50 miliardi di euro quello dei mutui, di cui più di 12 miliardi per le sole surroghe, che consentono ingenti risparmi alle famiglie. A complicare queste transazioni anche il passaggio dal notaio, necessario per concludere una compravendita o erogare un mutuo, reso problematico nel corso del lock-down.
Le prospettive di un rallentamento dell’economia dovuto al Coronavirus hanno portato rapidamente ad una sensibile riduzione del costo del denaro sul mercato, e appena due giorni fa la FED americana ha tagliato i tassi di mezzo punto. In questi giorni si è così registrato un calo dell’Euribor e ancora più marcatamente dell’IRS, che ha raggiunto un livello appena superiore allo zero anche per le durate più lunghe. La conseguenza è che oggi le migliori offerte per un mutuo a tasso fisso partono da 0,50% sui 20 anni e da 0,70% sui 30 anni.