È stata presentata la III edizione dell’Osservatorio “Change Lab, Italia 2030” realizzato da Groupama Assicurazioni che quest’anno ha voluto analizzare il rapporto degli italiani con la propria casa. L’indagine realizzata con il contributo di Doxa evidenzia come gli italiani abbiano voglia di vivere il tempo libero tra le mura domestiche. Inoltre, sottolinea che la casa del futuro dovrà essere sostenibile, green e sicura.
Secondo Pierre Cordier, amministratore delegato e direttore generale di Groupama Assicurazioni, “l’indagine conferma che, dopo il periodo del lockdown, in cui era stata rifugio sicuro dove proteggersi dal rischio di contagio pandemico, la casa è tornata ad essere per gli italiani un ambiente da vivere appieno, uno spazio ibrido e multifunzionale. Rispetto al passato, per effetto delle mutate abitudini gli italiani trascorrono più tempo nelle proprie abitazioni, a volte l’intera giornata: lavorano in smart working, si dedicano ai propri hobby, incontrano gli amici, fanno shopping online… e, in ogni circostanza, vogliono sentirsi protetti, perché oggi più che mai avvertono nuovi bisogni di sicurezza, a cui le compagnie di assicurazione sono chiamate a trovare risposte”.
Dall’indagine Groupama-Doxa emerge che oltre alle ore del sonno, più della metà degli italiani (55%) trascorre tra le 4 e le 6 ore al giorno in casa e sceglie la propria dimora come luogo privilegiato per condividere il tempo con gli affetti e dedicarsi ai propri hobby. Solo il 9% non vi resta per più di 3 ore al giorno (percentuale che sale al 13% fra i giovani); mentre il 36% la vive per più di 6 ore.
Come sarà la “casa del futuro”? Quasi la metà degli intervistati (44%) se la immagina con un ampio spazio esterno (giardino, terrazza); ma anche indipendente (27%) e con una grande zona living (26%) e una cucina di notevoli dimensioni (20%), a conferma del grande valore che gli italiani oggi attribuiscono alla socialità da vivere tra le mura domestiche.
Sulla sostenibilità della propria abitazione tra 10 anni, gli intervistati non hanno dubbi: per 6 su 10 dovrà essere ad alta efficienza energetica, come confermano i dati che vedono già oggi i nostri connazionali propensi ad attuare numerosi interventi per rendere le proprie abitazioni più “green”, attraverso: lavori di isolamento termico e acustico (56%), il ricorso a fonti rinnovabili per riscaldamento e illuminazione (56%), o anche l’adozione di dispositivi di domotica ed elettrodomestici a basso consumo (35%).
Immaginando la propria casa tra 10 anni, i più giovani di 18-34 anni sognano uno spazio verde per fare l’orto (39%). L’indagine mostra trend interessanti legati al fenomeno crescente della sharing economy: anche se solo in minima percentuale (8%), gli italiani immaginano un futuro in cui la casa non avrà più un garage, perché spariranno le auto di proprietà; così come un 6% ritiene di non aver bisogno di una cucina, perché mangerà sempre fuori casa, favorendo la crescita di ristoranti e dehors.
Nei prossimi 10 anni, gli italiani prevedono di acquistare in media 3,8 dispositivi digitali in più, a testimonianza della volontà di rendere le proprie case sempre più tecnologiche e connesse. Tuttavia, permane una scarsa percezione dell’importanza della cybersecurity: il 45% degli intervistati dichiara di non conoscere affatto questa tipologia di rischio e di non aver contezza del tema, a cui si aggiunge anche un 35% che pensa di non doversi preoccupare.
Per quanto riguarda le assicurazioni, il 54% degli intervistati dichiara di aver già stipulato una polizza sulla casa; campione a cui si aggiunge un ulteriore 23% di italiani che non hanno ancora sottoscritto una polizza, ma vorrebbero farlo a breve.
Per circa 8 italiani su 10, quindi, assicurare le mura domestiche è fondamentale, al punto che oltre 4 su 10 (42%) rinuncerebbero ad andare a cena fuori più spesso pur di sottoscrivere una polizza sulla casa; 3 su 10 anche alle vacanze.
Tra le motivazioni che incidono su questa scelta, al primo posto c’è la sicurezza di essere tutelato per qualsiasi tipo di problema (per il 49%); condizioni di pagamento agevolate (per il 43%), ma anche termini facili da comprendere (38%).
E per scegliere la polizza giusta, i 2/3 degli intervistati (64%) si sono affidati o si affiderebbero a un consulente assicurativo; solo 3 italiani su 10 (34%) al web e il 20% al parere di amici o parenti.
“Per gli italiani, oggi la casa è il bene più prezioso da proteggere”, sottolinea Pierre Cordier. “Per questo motivo, la nostra compagnia ha studiato con grande attenzione le necessità e i nuovi bisogni emersi negli ultimi anni, per proporre soluzioni assicurative ‘sartoriali’, cucite ad hoc sulle esigenze di ciascuno, per andare incontro a ogni necessità. Su queste basi, è nata ‘Casa Senza Confini’: una soluzione completa, flessibile e modulabile che permette a ogni cliente di scegliere fino a 9 aree di protezione, per costruire la copertura assicurativa più adatta alle proprie esigenze. Questa polizza consente anche di estendere la copertura agli animali domestici che vivono nelle nostre case, per andare incontro anche al bisogno sempre più diffuso di tutelare i nostri affetti a 4 zampe”.