Beazley, società britannica di consulenza e servizi assicurativi, ha pubblicato un report in cui delinea un preciso quadro di come avvengono gli attacchi informatici ai server delle aziende.
Il dato più importante che emerge dallo studio è il fatto che nei primi sei mesi del 2016 c’è stato nel Regno Unito un fortissimo e diffuso aumento del numero di violazioni da parte di hacker e malaware, soprattutto ai danni di quattro settori: le piccole società finanziarie, le imprese sanitarie, il settore dell’istruzione e le attività commerciali retail.
Le imprese finanziarie
In totale quest’anno si sono già registrati 955 furti di dati, contro i 611 nello stesso periodo dello scorso anno. Di questi, 139 sono stati commessi nei confronti di istituti di credito e banche di piccole dimensioni, ovvero con utili annui al di sotto di 35 milioni di dollari. Questi soggetti infatti nel 2016 hanno subito l’81% del totale degli attacchi rivolti alle imprese finanziarie, contro il 54% nel 2015.
Katherine Keefe, direttore di Beazley Breach Response Services, ha dichiarato a tale proposito: “L’elevato numero di violazioni informatiche da parte di hacker e malaware ci ricorda che tutte le organizzazioni, in ogni industria, devono dotarsi di piani operativi di risposta agli attacchi. Non a caso le imprese più colpite sono quelle di piccole dimensioni, che spesso non dispongono di sistemi di difesa adeguati. Dunque questi soggetti devono essere più vigili e prepararsi a fronteggiare seriamente questa minaccia, a partire dall’addestramento del personale”.
Gli altri settori colpiti
Per quanto riguarda invece le imprese sanitarie, gli attacchi informatici costituiscono nel 2016 il 42% degli incidenti verificatisi nell’industria (mentre nel 2015 erano il 30%). Un forte aumento c’è stato anche nel settore dell’istruzione, passando dal 35% dello scorso anno al 46% oggi. Anche per le attività commerciali retail le percentuali sono alte: nei primi mesi di quest’anno si è arrivati a quota 49%.