
Annunciato da tempo in dirittura di arrivo, il disegno di legge concorrenza rallenta nuovamente la sua corsa, con i componenti delle commissioni Attività produttive e Finanze della Camera che prendono ancora tempo.
Sul tavolo ci sono in particolare quattro emendamenti della stessa maggioranza, di cui uno (sulle assicurazioni) a firma del capogruppo Pd della commissione Finanze, Michele Pelillo, che rischiano di far saltare il provvedimento.
Una buona parte della maggioranza punterebbe infatti a modificare il testo in commissione per poi licenziarlo in Aula a Montecitorio la prossima settimana con un voto di fiducia sul testo così rivisto. Con l’accordo tacito di un nuovo voto di fiducia lampo al Senato per il varo definitivo prima della pausa estiva, mentre da parte del ministro Calenda l’intenzione sarebbe quella di spingere per far ritirare tutti gli emendamenti, non ravvisando la necessità di ulteriori correzioni.
Entrando nel merito del provvedimento riguardante le assicurazioni, la misura contestata riguarda il ripristino del tacito rinnovo per la responsabilità danni che viene giudicato dal Mise uno svantaggio per i consumatori. “Se il cliente dimentica di disdire il contratto nei termini previsti, il rapporto assicurativo si rinnova per un analogo periodo, con obbligo di pagare la nuova annualità”.