
Tutte le componenti del clima di fiducia dei consumatori sono in aumento seppur con intensità diverse: la componente economica e quella futura aumentano marcatamente, mentre l’incremento è più contenuto per la componente personale e per quella corrente.
Secondo le analisi Istat emerge un deciso aumento del saldo sia dei giudizi sia delle aspettative sulla situazione economica del Paese, nonché un forte ridimensionamento delle aspettative sulla disoccupazione; il saldo relativo all’opportunità attuale all’acquisto di beni durevoli registra un marcato incremento.
L’Istat stima che l'indice composito del clima di fiducia delle imprese sale da 107,1 a 108 punti, il massimo registrato dopo agosto 2007 (quando era 109,6). Anche l’indice del clima di fiducia dei consumatori aumenta in misura consistente, passando da 111,2 a 115,5. Torna così sui livelli del primo trimestre 2016 e vede aumenti per tutte componenti a partire dal clima economico.
Per quanto riguarda le aziende, aumenta il clima di fiducia in tutti i settori ad eccezione dei servizi. In particolare, il clima di fiducia migliora nel settore manifatturiero, in quello delle costruzioni e nel commercio al dettaglio (rispettivamente da 108,5 a 110,4, da 128,4 a 132,1 e da 105,3 a 108,8); nei servizi l’indice rimane invariato rispetto al mese precedente (a quota 107). Sul versante delle famiglie, tutte le componenti del clima di fiducia sono in aumento seppur con intensità diverse: la componente economica (quella che riflette l'andamento del Paese) e quella futura aumentano marcatamente, mentre l’incremento è più contenuto per la componente personale e per quella corrente.