
Il settore dell’e-commerce italiano dovrebbe crescere del 15% nel corso del 2018, secondo le previsioni dell’Osservatorio sulla Digital Innovation della School of Management del Politecnico di Milano.
Questo significa che ipotizzando un andamento costante, a fine anno il valore degli acquisti effettuati online nella Penisola potrebbe raggiungere i 27 miliardi di euro, con un incremento in numeri assoluti di oltre 3.6 miliardi di euro rispetto al 2017. A dominare dovrebbe essere ancora l’acquisto di prodotti, superando ancora una volta i servizi in termini di domanda.
Il tasso di crescita dei prodotti è previsto di quattro volte superiore su quello dei servizi, anche grazie a un incremento di circa 25 punti in 12 mesi a favore dei primi contro il 6% atteso per i secondi. In entrambi i casi il risultato dovrebbe essere generato da un forte contributi del commercio via mobile.
Che oggi incide per il 31% dello shopping online italiano, un canale d'acquisto destinato a conquistare una quota di mercato sempre più ampia. Le applicazioni mobili giocheranno con tutta probabilità un ruolo rilevante nell'incrementare il market place di questa particolare forma di shopping digitale.
La transazione dal Pc al mobile sarebbe la diretta conseguenza di un costante miglioramento della user experience su smartphone.
Per quanto riguarda i settori più gettonati, tra i settori storicamente trainanti al primo posto svetta l’editoria (+25%), seguita dall’abbigliamento (+21%) e dall’informatica e l’elettronica (+18%). Ma oltre a questi ecco emergere nuove aree di business come il food & grocery (+34%), il beauty(+29%), l’arredamento e home living (+44%) e il comparto di auto e ricambi(+26%). Del 5% crescono anche turismo e trasporti e anche le assicurazioni. La crescita dell’e-commerce in Italia nel 2018 va però considerato nella giusta misura e proporzione in base all’impatto che ha sull’intera popolazione. Non bisogna quindi dimenticare che i negozi fisici raggiungono ancora il 90% nella propria quota d’appannaggio, mentre il commercio online incide “solo” del 6,5%.
Nel 2017 la distribuzione del fatturato ha coinvolto soprattutto i settori del tempo libero e del turismo generando il 70% del totale e-commerce. Quest’anno è invece in crescita in valore assoluto soprattutto grazie alla spesa nel gioco online.