Pubblicata da Ivass l’indagine aggiornata sul risveglio delle polizze potenzialmente dormienti.
L’Autorità di vigilanza informa che al momento sono state “risvegliate” 187.493 polizze, per un totale di 3,5 miliardi di euro, già pagati ai beneficiari o in corso di pagamento.
L’attività è stata resa possibile grazie alle verifiche effettuate dalle imprese, i cui risultati sono stati comunicati all’Ivass e al successivo incrocio dei codici fiscali svolti in collaborazione con l’Anagrafe Tributaria.
Restano ancora da indagare altri 900.000 contratti, relativi per la maggior parte a polizze temporanee caso morte.
L’Ivass ha anche deciso di ampliare il perimetro di ricerca delle polizze dormienti estendendolo anche ai contratti scaduti nel quinquennio 2001-2006 e a quelli, più recenti, scaduti nel 2017 e non ancora liquidati, arrivando in questo modo a coprire 16 anni di possibile “dormienza” dei contratti.
A questo proposito le imprese di assicurazioni dovranno comunicare all’Ivass i codici fiscali entro il 30 ottobre 2018.
Per verificare se un familiare deceduto aveva stipulato una polizza vita, si può utilizzare il servizio ricerca coperture dell’Ania (http://www.ania.it/it/servizi/ricerca-coperture-vita.html), oppure rivolgersi all’intermediario assicurativo, alla banca o all’impresa di assicurazione di cui si serviva il familiare. Per ulteriori informazioni: Contact Center Consumatori dell’Ivass, 800 486661.