La corsa allo sviluppo delle tecnologie per l’auto a guida autonoma è faccenda tutt’altro che semplice. Ad esempio la Apple ha più volte rivisto il Project Titan che è il programma alla base della realizzazione della driverless car, che rimane una sfida centrale per la società di Cupertino, come testimonia lo sforzo fatto nei mesi scorsi per sottrarre alcuni top manager alla concorrenza.
Ora, al centro delle strategie di Apple, c’è la ricerca di fornitori di lidar, i sensori di nuova generazione che, secondo quanto riporta Reuters, sarebbero in grado di far fare un salto di qualità decisivo nello sviluppo della Apple Car che non sarà costruita tutta in casa, ma secondo la revisione del Project Titan, Cupertino si avvarrà della collaborazione di gruppi automobilistici per assemblare le macchine. Tuttavia, per quanto riguarda software, computer di bordo e sensori di bordo, il marchio di fabbrica sarà interamente Apple.
Nel caso dei lidar, radar ottici che utilizzano un fascio laser per catturare immagini tridimensionali, Apple continuerà a investire nella propria divisione specializzata, senza rinunciare di guardarsi intorno per reperire eventuali tecnologie rivoluzionarie. Nello specifico Apple cerca tra le startup del settore un potenziale “design rivoluzionario”, ovvero unità lidar più piccole, meno costose e più facili da produrre su vasta scala rispetto alla tecnologie attualmente sul mercato, inclusa quella che Apple usa sui suoi prototipi a guida autonoma e che è fornita da Velodyne. Questi sistemi costano fino a 100.000 dollari l’uno, sono ingombranti e suscettibili di errore nella fase di elaborazione delle immagini tramite laser.