Il gruppo britannico Aviva manterrà la sua presenza a Singapore e continuerà a sviluppare l’attività assicurativa sul mercato cinese. Aviva spazza via le speculazioni delle ultime ore che annunciavano per imminente la vendita delle operazioni a Singapore e del business asiatico che avrebbe permesso di incassare almeno 3 miliardi di dollari.
Del resto, lo stesso gruppo inglese aveva dichiarato a inizio anno l’intenzione di rivedere le strategie di business sul continente asiatico. Nonostante le offerte ricevute però, il nuovo Ceo Maurice Tulloch ha detto che Aviva non cederà ma continuerà a operare a Singapore. Nei prossimi giorni è inoltre previsto un aggiornamento sulle strategie future del Gruppo: sotto osservazione gli asset in Vietnam, Indonesia e Hong Kong, dove le proteste dei cittadini che chiedono più democrazia, stanno mettendo fortemente in discussione l’identità di un territorio considerato uno dei maggiori centri finanziari dell’Asia.
Secondo l’agenzia Bloomberg, MS&AD Insurance Group Holdings e la canadese Manulife Financial erano interessate ad acquisire le attività di Aviva a Singapore e Vietnam. Se a guardare le deludenti performance azionarie si deduce non sembra piacere troppo il mix aziendale, gli analisti di KBW sostengono che le filiali di paesi come Polonia, Francia, Italia e Irlanda potrebbero finire sul mercato e magari attrarre le attenzioni di Axa o Generali, mentre linee di business come l’assicurazione generale potrebbero essere cedute a player interessati come RSA, Zurigo o Allianz.