Secondo i dati dell’ultimo rapporto Isfort (Istituto Superiore di Formazione e Ricerca per i Trasporti) realizzato in collaborazione con Agens, Anav e Asstra, sulla rete stradale italiana circolano sempre più auto, ma sono sempre più vecchie.
I dati dello studio rivelano che gli italiani si spostano sempre di più e lo fanno utilizzando soprattutto l’auto. In particolare, il 2018 si è chiuso con un aumento del 4,8% degli spostamenti e del 7,5% di km percorsi rispetto al 2017. Inoltre, le informazioni rivelate affermano che 6 italiani su 10 utilizzano la vettura per spostarsi.
Nel 2018 sono cresciuti i consumi di carburante nonostante l’aumento dei prezzi registrato nelle stazioni di servizio. Sempre lo scorso anno è stato registrato un nuovo record per la consistenza del parco circolante nel nostro Bel Paese, che diventa sempre più vecchio. Al di là delle notevoli differenze territoriali, il “tasso di mobilità sostenibile”, ovvero la somma delle quote di spostamenti a piedi, in bicicletta e con mezzi pubblici, è ancora sotto la soglia del 40%. In compenso continua a crescere il “peso” dell’auto ma le autovetture circolanti in Italia hanno superato nel 2018 la soglia dei 39 milioni (+1,3%) e le auto sono vecchie: l’età media è 11,3 anni (8,8 anni in UK, 9,3 in Francia, 9,4 in Germania) e il 16,7% di tutte le vetture nel 2018 ha più di 20 anni. Da notare che quest’ultima percentuale è praticamente raddoppiata rispetto all’inizio del 2000.
La buona notizia è che il numero dei veicoli inquinanti fino a Euro 3 è sceso parecchio. Se nel 2010 si è registrata una percentuale del 60,9%, l’anno scorso il parco circolante era composto da auto fino alla classe di omologazione Euro 3 per il 38,3%.