Un nuovo report della società di consulenza previdenziale, assicurativa e di investimento Lane Clark & Peacock LLP (LCP), mostra come i cambiamenti climatici e i cyber risk siano considerate le aree prioritarie dai riassicuratori britannici.
In particolare, il 52% del campione considera la sicurezza cyber come un fattore chiave, in aumento rispetto al 46% dello scorso anno, mentre il 46% dei riassicuratori ha indicato i cambiamenti climatici come rischio maggiormente incombente, in significativa crescita rispetto al 18% di un anno fa.
Al contrario, solo il 30% dei riassicuratori intervistati ha indicato la Brexit come rischio chiave, a fronte del 60% dello scorso anno.
L’analisi di Lane Clark & Peacock LLP ha inoltre portato alla luce il nuovo rischio emerso durante la crisi sanitaria, la cosiddetta “unanticipated coverage”, quando i ri/assicuratori si trovano di fronte a denunce di sinistri in riferimento a rischi originariamente non coperti dal contratto. E qui il riferimento va alla polizze di Business Interruption che nella loro formulazione standard escludono il caso pandemia. Circostanza che nelle settimane scorse ha sollevato molte discussioni e polemiche.
Altra fonte di preoccupazione crescente è legata a eventuali iniziative dei regulators con implicazioni finanziarie di un certo peso a seguito della pubblicazione del report ad interim della FCA sulle pratiche generali di tariffazione assicurativa.
Nonostante l’incertezza relativa a Covid-19, oltre la metà dei ri/assicuratori (52%) ritiene di essere in grado di continuare a soddisfare i requisiti patrimoniali regolamentari, mentre il 48% non si è pronunciato o ha dichiarato che c’è ancora troppa incertezza per poter confermare di essere in grado di rispettare i requisiti normativi.
Complessivamente, l’85% delle aziende intervistate si aspetta un impatto del Covid in termini di “claims experience” e il 54% teme che le turbolenze di mercato post pandemia avranno conseguenze negative sui loro investimenti.
“Questa analisi fornisce una prima interessante visione di come Covid-19 stia cambiando il panorama assicurativo”, ha affermato Cat Drummond, partner del team di consulenza assicurativa di LCP. “Le preoccupazioni sull’impatto sulla claims experience e sugli investimenti sono giustamente in cima all’agenda. La pandemia avrà gravi ripercussioni su diverse linee di business, a partire dal segmento viaggi, le coperture di business interruption e sulle income protection”.
Drummond ha infine concluso sottolineando come “la Brexit sembra ormai non essere più ai primi gradini della scala delle preoccupazioni, sostituita dalla criminalità informatica”.