Cambiamenti climatici
Ogni anno QBE Foundation mette a disposizione una serie di contributi destinati a Onlus operanti in settori che QBE - in quanto società esperta di rischio - identifica come più impattanti sul futuro del nostro pianeta. Ovvero l’area della resilienza climatica e dell’inclusività. Si inserisce in quest’ottica il progetto di Climate Resiliance che QBE Foundation ha promosso per migliorare la capacità di risposta della Croce Rossa Italiana (CRI) ai rischi e ai disastri legati ai cambiamenti climatici.
Siccità estiva, grandinate in primavera, inondazioni. Nel 2022 la Francia non si è fatta mancare niente sul fronte degli eventi climatici in Francia.
La prospettiva che forti piogge possano allagare case e attività commerciali nei prossimi giorni è tutt’altro che campata in aria. Le previsioni meteo indicano infatti maltempo e venti fino a 60 mph che in settimana spazzeranno alcune regioni del Regno Unito.
Arabat, Gaia Turbine, H2go Technology, Kinsect, Reco2, ReHouseit e Volta Structural Energy sono i progetti selezionati da Encubator, il programma di accelerazione promosso da Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi, PoliHub - Innovation Park & Startup Accelerator e Politecnico di Milano, per individuare progetti tecnologici in ambito sostenibilità e valorizzare al massimo il loro potenziale.
Un mondo sempre più burrascoso. Le previsioni per il futuro di Munch Re non lasciano spazio a troppo ottimismo. Il riassicuratore tedesco prevede infatti che tempeste sempre più violente porteranno a un aumento dei danni causati da catastrofi naturali in tutto il mondo nei prossimi anni.
Gli assicuratori spagnoli sostengono ogni anno pagamenti tra 660 e 1.000 milioni di euro per sinistri meteorologici che colpiscono il Paese (tra 650.000 e 850.000 eventi all’anno), secondo il rapporto “Assicurazione e sostenibilità climatica”, realizzato da “We are Safe”, l’iniziativa di Unespa (Unión Española de Entidades Aseguradoras y Reaseguradoras) che analizza i risarcimenti effettuati dagli assicuratori tra il 2017 e il 2021.
In Italia nel 2022 gli eventi estremi sono aumentati del 55% rispetto all’anno precedente e complessivamente sono stati 310 e hanno provocato 29 morti e molti danni economici.
Chubb ha annunciato il lancio di una nuova business unit globale dedicata al clima, attingendo alle capacità tecniche presenti in azienda e riunendo anche le unit della compagnia che lavorano su energia tradizionale, alternativa e rinnovabile, tecnologia climatica, agroalimentare e ingegneria del rischio.
In linea con le aspettative di stakeholder e regulator cresce la consapevolezza delle società quotate sulla rilevanza dell’informativa climated related nei bilanci.
Il tema delle conseguenze del cambiamento climatico su cittadini e aziende resta una delle maggiori sfide per il settore assicurativo. Di questo si è parlato nel webinar Next level for Insurance SME segment: climate change & physical risks, organizzato da CRIF, RED Risk, QBE Italia e IIA – Italian Insurtech Association.
Richard Sheng, segretario del cda dell’assicuratore cinese Ping An, ha evidenziato il ruolo dell’assicurazione parametrica nella lotta al cambiamento climatico.
I cambiamenti climatici si accompagnano sempre più agli eventi meteorologici estremi. Tanto è vero che secondo il report “Il clima è già cambiato” dell’Osservatorio Città Clima 2022 realizzato da Legambiente, con il contributo del Gruppo Unipol, nei primi dieci mesi del 2022, seppur con dati parziali, sono stati registrati nella Penisola 254 fenomeni meteorologici estremi, +27% rispetto all’intero 2021.
È arrivata la nona edizione del “Future Risks Report”, il documento del Gruppo AXA sui rischi emergenti a livello globale realizzato in collaborazione con IPSOS e la società di consulenza geopolitica Eurasia Group.
Il cambiamento climatico rimane la preoccupazione centrale delle compagnie assicurative anche se l’invasione russa dell’Ucraina alimenta grossi timori geopolitici ed energetici.
“Registriamo una crescente consapevolezza delle imprese quotate italiane per il cambiamento climatico, perlomeno per quanto attiene alla mitigazione delle emissioni di gas serra. Assistiamo altresì al progressivo superamento della mera riduzione del rischio in favore di una revisione strategica dei modelli di business, non solo da parte delle imprese che appartengono ai settori industriali più esposti”.