Cambiamenti climatici
FERMA, Federazione che riunisce 23 associazioni di risk manager in 22 paesi europei, invita nuovamente la Commissione europea a istituire un gruppo di esperti sulle lacune nella protezione del clima. Questa richiesta fa seguito alla recente pubblicazione del rapporto dell’UE sulle modalità necessarie a colmare il gap di protezione creato dalle conseguenze del cambiamento climatico.
I dati dello studio appena pubblicato da Munich Re parlano chiaro: il riscaldamento globale aumenta le perdite dovute a catastrofi naturali.
Le emissioni nette di gas serra all’interno dell’Unione Europea stanno diminuendo, ma per raggiungere l'obiettivo del -55% entro il 2030 e di neutralità carbonica per il 2050 il ritmo deve quasi triplicare. In questo contesto, arriva in Italia con l’apertura di una sede a Milano, ClimateSeed, la startup francese, acquisita nel 2021 da AXA Investment Managers, che mette tecnologia e intelligenza artificiale a disposizione delle imprese - a prescindere dalle dimensioni – per misurare la loro impronta di carbonio e per implementare strategie e progetti di decarbonizzazione.
Un articolo del Financial Times ha citato un paper vecchio di decenni della Münchener Re che citava la necessità di tenere d’occhio il cambiamento climatico già negli anni Settanta.
Una eventuale tempesta spaziale potrebbe costare agli assicuratori anche più di un uragano da record. Secondo un report di Bloomberg Intelligence, la tempesta spaziale a cui si è assistito nei giorni di maggio potrebbe essere solo un assaggio di ciò che potrebbe avvenire in futuro.
Generali Italia e la business unit Cattolica lanciano una nuova offerta per rispondere alle esigenze di tutela delle imprese italiane di fronte all’impatto del cambiamento climatico.
Il cambiamento climatico e gli eventi estremi sembrano aver aumentato il livello di attenzione degli italiani. Pensando alla propria casa, solo il 16% la ritiene al sicuro e non percepisce questo tipo di rischio. Al contrario, l’82% sostiene di essere più sensibile di quanto non fosse pochi anni fa e di questi più della metà, il 42%, si dice fortemente preoccupato che con l’intensificarsi dei fenomeni la propria abitazione possa subire danni anche molto rilevanti nel prossimo futuro. Lo rileva l’ultima ricerca dell’Osservatorio Sara Assicurazioni.
L'Asia è stata “la regione al mondo più colpita da disastri legati al clima” nel 2023, con inondazioni e tempeste che hanno causato il maggior numero di vittime e perdite economiche. Lo rende noto nel suo rapporto annuale l'Organizzazione meteorologica mondiale delle Nazioni Unite.
Il gruppo di brokeraggio assicurativo Howden Italia ha rinnovato la partnership con BAM - Biblioteca degli Alberi Milano, progetto della Fondazione Riccardo Catella, nata nel 2019 sulla base di valori comuni e di un impegno condiviso nella diffusione di una cultura di protezione delle persone e dell’ambiente.
Il colosso del brokeraggio assicurativo Aon ha lanciato il suo Climate Risk Monitor, uno strumento pensato per aiutare i clienti a visualizzare e comprendere la propria esposizione al rischio climatico e quindi, a prendere decisioni adeguate alla messa in sicurezza delle aziende.
Secondo un rapporto di Bloomberg Intelligence (BI), assicuratori e riassicuratori come Swiss Re e Monaco Re, potrebbero ritrovarsi in difficoltà a causa delle temperature record della superficie del mare.
Secondo uno studio pubblicato da Worabitld Weather Attribution, composto da un gruppo di scienziati internazionali, il cambiamento climatico è il principale colpevole della siccità record nella foresta amazzonica che ha prosciugato fiumi, ucciso delfini e sconvolto la vita di milioni di abitanti nell’area.
QBE Foundation conferma il proprio supporto alla Croce Rossa Italiana nello sviluppo del progetto Two Preparedness Paths: Towards Technicians and the Population Programme. Attraverso la donazione di €25.000 verranno finanziate due attività di formazione per i volontari nell'ambito dei rischi legati al cambiamento climatico.
Il report “Quantifying the Impact of Climate Change on Human Health, realizzato dal World Economic Forum in collaborazione con Oliver Wyman e presentato ieri a Davos durante gli incontri del Wef, sostiene che il cambiamento climatico potrebbe causare altri 14,5 milioni di morti e 12,5 trilioni di dollari di perdite economiche in tutto il mondo entro il 2050.
La temperatura media globale riscontrata tra gennaio e novembre 2023 è la più alta registrata da quando sono state effettuate misurazioni, quindi l’anno in corso diventerà con ogni probabilità il più caldo mai registrato fino a oggi.