Cambiamenti climatici
Il colosso del brokeraggio assicurativo Aon ha lanciato il suo Climate Risk Monitor, uno strumento pensato per aiutare i clienti a visualizzare e comprendere la propria esposizione al rischio climatico e quindi, a prendere decisioni adeguate alla messa in sicurezza delle aziende.
Secondo un rapporto di Bloomberg Intelligence (BI), assicuratori e riassicuratori come Swiss Re e Monaco Re, potrebbero ritrovarsi in difficoltà a causa delle temperature record della superficie del mare.
Secondo uno studio pubblicato da Worabitld Weather Attribution, composto da un gruppo di scienziati internazionali, il cambiamento climatico è il principale colpevole della siccità record nella foresta amazzonica che ha prosciugato fiumi, ucciso delfini e sconvolto la vita di milioni di abitanti nell’area.
QBE Foundation conferma il proprio supporto alla Croce Rossa Italiana nello sviluppo del progetto Two Preparedness Paths: Towards Technicians and the Population Programme. Attraverso la donazione di €25.000 verranno finanziate due attività di formazione per i volontari nell'ambito dei rischi legati al cambiamento climatico.
Il report “Quantifying the Impact of Climate Change on Human Health, realizzato dal World Economic Forum in collaborazione con Oliver Wyman e presentato ieri a Davos durante gli incontri del Wef, sostiene che il cambiamento climatico potrebbe causare altri 14,5 milioni di morti e 12,5 trilioni di dollari di perdite economiche in tutto il mondo entro il 2050.
La temperatura media globale riscontrata tra gennaio e novembre 2023 è la più alta registrata da quando sono state effettuate misurazioni, quindi l’anno in corso diventerà con ogni probabilità il più caldo mai registrato fino a oggi.
Nell’attuale dibattito sul contrasto al cambiamento climatico, l’Insurance Development Forum (IDF) ritiene urgente che venga portata in primo piano la voce del settore assicurativo, a sua volta chiamato a dimostrare il proprio valore e trovare soluzioni sostenibili per costruire la resilienza climatica.
Prende corpo la partnership tra AXA Italia e Università IULM di Milano per il sostegno di un progetto di ricerca volto a supportare gli attivisti climatici e ad accompagnare le giovani generazioni, supportandole nel rendere le loro istanze efficaci e chiare per una condivisione ai tavoli istituzionali.
Sono insufficienti le azioni e gli impegni intrapresi nel contrasto al cambiamento climatico. A pochi giorni dall'inizio della Cop28 di Dubai l’evidenza è ormai chiara, tanto più in considerazione del fatto che il 2023 si candida a essere il più caldo di sempre.
Il mondo delle assicurazioni sta vivendo “un momento di svolta” per via di scenari inediti creati dall'intelligenza artificiale e dal cambiamento climatico. È quanto ha detto – riferisce Radiocor - Federico Carturan, ceo di Riskapp, la prima piattaforma insurtech per il mondo PMI.
Le compagnie assicurative devono adattarsi alle mutevoli esigenze dei consumatori e, contemporaneamente, affrontare nuove sfide legate all'ambiente e alla tecnologia, come l'implementazione della Generative AI.
Secondo le stime di Moody’s, le perdite assicurate causate in Europa dalla tempesta Ciarán, saranno probabilmente comprese tra 900 milioni e 1,5 miliardi di euro, e la maggior parte dei danni saranno in Francia. La tempesta ha colpito anche Belgio, Regno Unito, Isole del Canale, Paesi Bassi e Germania tra l’1 e il 2 novembre.
Si è svolto nei giorni scorsi il convegno “Cambiamenti climatici: la sfida globale per un futuro green. Dal ruolo strategico delle Assicurazioni agli impatti sull'economia: i possibili scenari”, organizzato dall’associazione Premio Minerva Anna Maria Mammoliti presso la Sala Tevere della Regione Lazio.
A seguito del recente incidente in cui gli attivisti climatici hanno rotto la copertura di vetro della Rokeby Venus alla National Gallery di Londra, la compagnia inglese Ecclesiastical Insurance invita gli intermediari assicurativi a consigliare ai propri clienti legati al mondo dell’arte e della cultura di rimanere vigili nel proteggere le proprie opere d’arte e mostre.
AXA ha pubblicato la decima edizione del “Future Risks Report”, documento sui rischi emergenti a livello globale realizzato in collaborazione con IPSOS, attraverso un sondaggio che ha visto coinvolti 3.500 esperti di rischio in 50 Paesi e 20.000 persone da 15 Paesi, per comprendere e valutare la percezione della minaccia e dell'impatto dei rischi emergenti sull’intera società.