Cambiamenti climatici
Con il mondo che entra nel terzo anno della pandemia, non è il Covid bensì i rischi legati al clima, le crescenti fratture sociali e il cyber risk in cima alle preoccupazioni del mondo. A dirlo è il Global Risks Report 2022 del World Economic Forum.
Un nuovo studio del MIT pubblicato da “Nature Communications” aggiorna il dibattito sulle variazioni del numero di perturbazioni tropicali e le sue cause, argomento finora controverso per la scarsa affidabilità dei dati storici. Lo studio rileva infatti che gli uragani sono davvero diventati più frequenti nell’Atlantico del nord negli ultimi 150 anni. E la causa è proprio il cambiamento climatico.
Vertiv, provider globale di infrastrutture digitali critiche e soluzioni di continuità, ha comunicato le indicazioni sui principali trend dei data center nel 2022, caratterizzate da un notevole aumento delle misure volte a promuovere la sostenibilità e a contrastare la crisi climatica.
Dal 2010 al 1° novembre 2021, nella Penisola sono 1.118 gli eventi estremi registrati sulla mappa del rischio climatico, 133 nell’ultimo anno, segnando un +17,2% rispetto alla passata edizione del rapporto.
Il settore assicurativo deve adeguare i suoi modelli di pricing per i rischi catastrofali alla luce delle crescenti perdite e del cambiamento climatico.
“Per raggiungere gli obiettivi europei sul clima per il 2030 abbiamo bisogno di un investimento di circa 470 miliardi di euro l’anno e questo è il motivo per cui il 30% dei fondi del Next Generation Eu e del quadro finanziario pluriennale sono impiegati nella lotta al cambiamento climatico”.
In occasione del Finance Day della Conferenza dell’Onu sui cambiamenti climatici - COP26, l’Ivass conferma la propria volontà di contribuire all’azione globale per contenere l’aumento della temperatura terrestre per il raggiungimento degli obiettivi dell’Accordo di Parigi.
Dopo il Covid-19 la più grande sfida all’economia globale è portata dal cambiamento climatico, secondo Petra Hielkema, presidente dell’Autorità europea delle assicurazioni e delle pensioni aziendali e professionali (EIPOA).
Il gruppo assicurativo francese Axa ha reso di noto che investirà 1,5 miliardi di euro per combattere la deforestazione e preservare la biodiversità. L’annuncio arriva dopo che oltre 100 Paesi hanno chiesto un’azione urgente e incisiva sulla biodiversità, con la Dichiarazione di Kunming in Cina. Il piano di investimenti di Axa prevede 500 milioni di euro dedicati a progetti di riforestazione nei paesi emergenti.
Si fanno sentire già adesso gli effetti del cambiamento climatico. Sulla base delle informazioni delle banche dati Eswd e Isac Cnr, la Coldiretti sostiene che “l’ultima ondata di maltempo fa salire a 1.283 i nubifragi, le bombe d’acqua, trombe d’aria, grandinate e tempeste di fulmini nell’estate che si va a concludere, con un aumento del 58% rispetto allo scorso anno ed effetti devastanti su città e campagne da nord a sud della Penisola".
Dal 1970, il numero di disastri legati al clima è quintuplicato, secondo il recente report dell’ OMM (Organizzazione mondiale della meteorologia), che è un’Agenzia della Nazioni Unite.
Philippe Donnet, Group Ceo di Generali, ha presentato al summit sul Clima del G20 a Venezia l’impegno dell’industria assicurativa ad accelerare il processo di transizione verso un’economia globale a zero emissioni nette, in rappresentanza dell’organizzazione Net-Zero Insurance Alliance (NZIA) che racchiude otto tra le principali assicurazioni su scala mondiale.
Durante il lockdown le compagnie assicurative hanno risparmiato complessivamente 2,2 miliardi di euro sulla Rc Auto grazie alla netta diminuzione degli incidenti.
Il costo economico della crisi climatica continua a crescere e va a incidere anche in maniera diretta sull’industria assicurativa.
“Your industry needs to follow suit”. Si è rivolto così il Segretario Generale delle Nazioni Unite al mondo delle polizze nelle osservazioni conclusive al Forum virtuale per lo sviluppo delle assicurazioni tenutosi l’8 giugno.