Cambiamenti climatici
Il settore assicurativo deve adeguare i suoi modelli di pricing per i rischi catastrofali alla luce delle crescenti perdite e del cambiamento climatico.
“Per raggiungere gli obiettivi europei sul clima per il 2030 abbiamo bisogno di un investimento di circa 470 miliardi di euro l’anno e questo è il motivo per cui il 30% dei fondi del Next Generation Eu e del quadro finanziario pluriennale sono impiegati nella lotta al cambiamento climatico”.
In occasione del Finance Day della Conferenza dell’Onu sui cambiamenti climatici - COP26, l’Ivass conferma la propria volontà di contribuire all’azione globale per contenere l’aumento della temperatura terrestre per il raggiungimento degli obiettivi dell’Accordo di Parigi.
Dopo il Covid-19 la più grande sfida all’economia globale è portata dal cambiamento climatico, secondo Petra Hielkema, presidente dell’Autorità europea delle assicurazioni e delle pensioni aziendali e professionali (EIPOA).
Il gruppo assicurativo francese Axa ha reso di noto che investirà 1,5 miliardi di euro per combattere la deforestazione e preservare la biodiversità. L’annuncio arriva dopo che oltre 100 Paesi hanno chiesto un’azione urgente e incisiva sulla biodiversità, con la Dichiarazione di Kunming in Cina. Il piano di investimenti di Axa prevede 500 milioni di euro dedicati a progetti di riforestazione nei paesi emergenti.
Si fanno sentire già adesso gli effetti del cambiamento climatico. Sulla base delle informazioni delle banche dati Eswd e Isac Cnr, la Coldiretti sostiene che “l’ultima ondata di maltempo fa salire a 1.283 i nubifragi, le bombe d’acqua, trombe d’aria, grandinate e tempeste di fulmini nell’estate che si va a concludere, con un aumento del 58% rispetto allo scorso anno ed effetti devastanti su città e campagne da nord a sud della Penisola".
Dal 1970, il numero di disastri legati al clima è quintuplicato, secondo il recente report dell’ OMM (Organizzazione mondiale della meteorologia), che è un’Agenzia della Nazioni Unite.
Philippe Donnet, Group Ceo di Generali, ha presentato al summit sul Clima del G20 a Venezia l’impegno dell’industria assicurativa ad accelerare il processo di transizione verso un’economia globale a zero emissioni nette, in rappresentanza dell’organizzazione Net-Zero Insurance Alliance (NZIA) che racchiude otto tra le principali assicurazioni su scala mondiale.
Durante il lockdown le compagnie assicurative hanno risparmiato complessivamente 2,2 miliardi di euro sulla Rc Auto grazie alla netta diminuzione degli incidenti.
Il costo economico della crisi climatica continua a crescere e va a incidere anche in maniera diretta sull’industria assicurativa.
“Your industry needs to follow suit”. Si è rivolto così il Segretario Generale delle Nazioni Unite al mondo delle polizze nelle osservazioni conclusive al Forum virtuale per lo sviluppo delle assicurazioni tenutosi l’8 giugno.
Il cambiamento climatico e la conseguente transizione energetica continuano a trasformare il panorama dei rischi e si confermano la sfida dominante per il settore energy: è quanto emerge dall’Energy Market Review 2021 di Willis Towers Watson.
Si è tenuto in diretta streaming il Convegno Nazionale Aiba, appuntamento annuale dell’Associazione per l’approfondimento dei temi caldi della gestione del rischio e del brokeraggio assicurativo. Quest’anno l’evento intitolato “Todo Cambia. I rischi del cambiamento” è stato dedicato all’evoluzione dei rischi e in particolare a quelli legati al cambiamento climatico.
Incentivato da programmi di finanziamento pubblico in tutto il mondo, si prevede che l'idrogeno giocherà un ruolo di primo piano nella transizione energetica verso un'economia a basse emissioni di carbonio. Come alternativa ai combustibili fossili quali petrolio e carbone, l’uso dell’idrogeno potrebbe essere fondamentale per affrontare il cambiamento climatico, aiutando molte industrie a ridurre le loro emissioni di carbonio.
AllianceBernstein, azienda leader nella gestione globale degli investimenti, è stata annunciata quale membro fondatore del Corporate Affiliate Program (programma di affiliazione aziendale) della neonata Columbia Climate School, la prima scuola al mondo nel suo genere costruita appositamente per affrontare il cambiamento climatico e le sfide ad esso correlate, integrando le attività legate al clima sviluppate dall'università per collegare, amplificare e far progredire nuove aree di indagine sul clima con una particolare attenzione allo sviluppo di soluzioni.