
Philippe Donnet, Group Ceo di Generali, ha presentato al summit sul Clima del G20 a Venezia l’impegno dell’industria assicurativa ad accelerare il processo di transizione verso un’economia globale a zero emissioni nette, in rappresentanza dell’organizzazione Net-Zero Insurance Alliance (NZIA) che racchiude otto tra le principali assicurazioni su scala mondiale.
Le società componenti di NZIA, Axa (presidente), Generali, Allianz, Aviva, Munich Re, Scoro, Swiss Re e Zurich Insurance Group, si sono impegnate ad agire per accelerare la transizione verso un’economia globale a zero emissioni nette.
Le compagnie che hanno aderito alla NZIA, sotto l’egida dei Principi per l’Assicurazione Sostenibile dell’UNEP Finance Initiative, intendono azzerare entro il 2050 le emissioni nette dei propri portafogli assicurativi e riassicurativi, contribuendo così a mantenere l’aumento della temperatura globale entro 1,5°C rispetto ai livelli preindustriali. Ogni singolo componente dell’organizzazione stabilirà ogni cinque anni obiettivi intermedi basati sulla scienza e comunicherà annualmente in modo indipendente i progressi realizzati per contribuire al raggiungimento degli obiettivi dell’Accordo di Parigi sul clima.
In particolare, i recenti obiettivi sul clima annunciati da Generali includono la progressiva de-carbonizzazione del portafoglio di investimenti diretti per renderlo neutrale per il clima entro il 2050, contenendo così il riscaldamento globale entro 1,5°C rispetto ai livelli pre-industriali, coerentemente agli impegni assunti come membro della Net-Zero Asset Owner Alliance.
L’obiettivo intermedio prevede di ridurre in cinque anni le emissioni di anidride carbonica del portafoglio di azioni e obbligazioni societarie del 25% rispetto ai loro livelli nel 2019 e di allineare gli investimenti immobiliari a una traiettoria coerente con lo scenario 1,5° C.
Inoltre, il Gruppo prevede di realizzare tra il 2021 e il 2025 ulteriori investimenti in obbligazioni verdi e sostenibili per un valore compreso tra 8,5-9,5 miliardi ed escluderà dai suoi portafogli il settore del carbone termico con criteri via via più stringenti per arrivare a una completa dismissione del finanziamento di queste attività.