Cambiamenti climatici
Senza intraprendere una seria azione di mitigazione, le temperature globali potrebbero aumentare di oltre 3° C e l’economia globale potrebbe ridursi del 18% nei prossimi 30 anni. È quanto prevede uno studio di Swiss Re che considera il climate change la più grande minaccia per l’economia globale nei prossimi decenni, anche se l’impatto può essere ridotto se si intraprende un’azione decisiva per raggiungere gli obiettivi fissati nell’accordo di Parigi”.
Secondo i dati del rapporto annuale sul clima “European State of the Climate 2020” di Copernicus il 2020 è stato l’anno più caldo per l’Europa, con la temperatura più alta mai registrata: almeno 0,4 °C in più rispetto ai cinque anni più caldi mai registrati, tutti nell’ultimo decennio.
L’Autorità europea delle assicurazioni e pensioni aziendali (Eiopa) sostiene che “le autorità nazionali di vigilanza dovrebbero aspettarsi che gli assicuratori integrino i rischi del climate change nel loro sistema di governance e nella valutazione dei rischi e della solvibilità in modo simile a tutti i rischi a cui le imprese sono o potrebbero essere esposte”.
Il rapporto “Science for Disaster Risk Management 2020: acting today, protecting tomorrow”, alla sua seconda edizione, nasce dalla collaborazione di oltre 300 esperti nella gestione del rischio; gli autori, di settori e discipline diverse, forniscono informazioni e aggiornate sugli effetti dei disastri naturali su popolazione, settori economici, infrastrutture essenziali, ambiente e patrimonio culturale. Il rapporto fornisce infine una serie di raccomandazioni rivolte a 4 gruppi target in grado di lavorare attivamente per ridurre il rischio di disastri: decisori politici, professionisti, scienziati e cittadini.
Gli analisti di Moody's ritengono che una crescente attenzione al climate change da parte dei regulator del mondo dei ri/assicuratori sarebbe vantaggiosa per tutta l'industria nel suo complesso. Moody's sottolinea come un più attento controllo normativo del climate change a livello globale, spingerebbe assicuratori e riassicuratori a valutare e monitorare meglio le minacce legate al clima, in ogni parte del pianeta.
Doppio appuntamento per Aliianz con le iniziative di sensibilizzazione sul risparmio energetico e cambiamenti climatici. Venerdì 26 marzo, per “M’illumino di Meno”, dalle 19.30 si spegneranno luci e insegne della Torre Allianz a Milano, sabato 27 marzo, per l’iniziativa “Ora della Terra-Earth Hour” del WWF saranno spente dalle 20.30 sia la Torre Allianz a Milano sia la sede di Trieste.
Il cambiamento climatico e il suo impatto sulle catastrofi naturali è uno dei più grossi rischi per gli assicuratori danni e i riassicuratori.
Nicolas Jeanmart, head of personal and general insurance di Insurance Europe, ha accolto con favore la pubblicazione della nuova strategia della Commissione Europea sull’adattamento ai cambiamenti climatici.
Eiopa, authority europea sulle assicurazioni presieduta da Gabriel Bernardino, continua a seguire il suo programma sulla sostenibilità, avviato lo scorso anno con la pubblicazione dell’”Opinion on sustainability within Solvency II”.
L’emergenza climatica è un rischio sempre più riconosciuto anche di mercati finanziari e la crisi scatenata dal coronovirus non ha fatto altro che aumentare i rischi.
Continua a crescere la tendenza a investire in prodotti finanziari sostenibili sotto il profilo ambientale, sociale e di governance.
La tropicalizzazione del clima con fenomeni violenti che si abbattono sulle campagne ha provocato danni per 3 miliardi di euro in Puglia negli ultimi 10 anni. La sola Puglia conta il 22% delle giornate di lavoro in agricoltura sul totale nazionale, con l’impiego di circa 100mila operai agricoli.
Un nuovo report della società di consulenza previdenziale, assicurativa e di investimento Lane Clark & Peacock LLP (LCP), mostra come i cambiamenti climatici e i cyber risk siano considerate le aree prioritarie dai riassicuratori britannici.
I cambiamenti climatici sono considerati il principale rischio per l’economia mondiale nei prossimi decenni, ma oltre i tre quarti dei Ceo e dei Cfo delle più grandi aziende del pianeta affermano che le loro organizzazioni non sono preparate a fronteggiarne l’impatto finanziario. È quanto rileva un report commissionato e pubblicato nei giorni scorsi da FM Global, una società di mutua assicurazione americana con nel Rhode Island.
Oggi, per le aziende, non basta più concentrarsi solo sulla realizzazione di profitti e sulla creazione di valore per gli azionisti. È necessario che dimostrino di fare la differenza per l'ambiente e la società. Aumenta l’esigenza di provare le proprie credenziali di sostenibilità, e pertanto le aziende sono ritenute responsabili dai consumatori, dagli investitori, dalle autorità di regolamentazione e da altri stakeholder e si trovano sempre più spesso ad affrontare danni alla reputazione o responsabilità legali se non riescono a gestire adeguatamente le questioni ESG.