Centralità del benessere non solo fisico ma anche emotivo e finanziario dei dipendenti, valorizzazione dell’innovazione e creatività nate durante questo periodo difficile, soddisfazione dei bisogni immediati rendendoli sostenibili a lungo termine. Questi sono alcuni dei consigli che Willis Towers Watson, leader nel brokeraggio e nelle soluzioni per le imprese, rivolge alla comunità italiana delle risorse umane, basandosi sui risultati delle proprie ricerche, in particolare l’indagine Global Benefits Attitudes 2019 condotta su oltre 1000 dipendenti di aziende di medie e grandi dimensioni in Italia.
Analizzando la reazione delle aziende all’emergenza Covid-19 e la relativa opinione dei dipendenti, Willis Towers Watson ha identificato le azioni fondamentali da intraprendere nei diversi ambiti, dalla salute al pensionamento, per un ripristino della stabilità e, successivamente, dell’operatività, trasformando le difficoltà in opportunità.
La Global Benefits Attitudes evidenzia come sia mutato l’atteggiamento dei dipendenti nei confronti dei benefit aziendali che, nei principali contratti collettivi nazionali di lavoro, non sono cambiati molto con l’emergenza. Il primo pensiero è al futuro e alla salute, per il 60% dei dipendenti assume una nuova rilevanza il piano pensionistico, il 50% ritiene più rilevante il piano sanitario, mentre il 34% il pacchetto di benefit. Il 54% sarebbe quindi disposto a pagare un importo più alto per il fondo pensione e il 34% per il piano sanitario.
Se si prende in esame la soddisfazione dei dipendenti rispetto all’offerta dei benefit, emerge come la formula preferita sia un numero moderato di opzioni che gli permetta di scegliere in autonomia ma senza perdersi in troppe possibilità che potrebbero creare confusione.
I dipendenti individuano inoltre nella formazione e comunicazione (46%) e negli strumenti a supporto del processo decisionale (38%) le azioni più efficaci per migliorare l’employee experience.
“I vertici aziendali devono comprendere che questo momento è determinante – dichiara Cesare Lai, Head of Health & Benefits Willis Towers Watson in Italia -. Con l’emergenza si sono intrapresi nuovi modi di lavorare che devono essere considerati nella definizione del welfare aziendale del futuro. È necessario sviluppare un piano di rientro al lavoro che includa policy di prevenzione in grado di creare fiducia e creare degli strumenti che garantiscano il benessere per incoraggiare il ritorno alla produttività”.
“In ambito pensionistico è necessario valutare l’impatto della recessione economica e dei nuovi tempi di lavoro (part time, smartworking) sui piani di pensionamento – aggiunge Andrea Scaffidi, Head of Retirement di Willis Towers Watson in Italia -. Nell’operatività post-crisi saranno invece fattori fondamentali la creazione di canali di educazione finanziaria a supporto dei dipendenti e la digitalizzazione dei processi”.