
Alberto Minali e Claudio Costamagna hanno presentato la nuova spac (special purpose acquisition company) “Revo”, che ha come primo obiettivo quello di dar vita a una nuova compagnia di assicurazioni in grado di diventare punto di riferimento per broker e agenti plurimandatari per la sottoscrizione di coperture ad alta specializzazione.
Per questo motivo la prima mossa è volta a raccogliere complessivamente 200 milioni di euro.
Claudio Costamagna assume la carica di presidente, mentre Alberto Minali è l’amministratore delegato. A Simone Lazzaro il ruolo di chief underwriting officer, a Jacopo Tanaglia quello di chief financial officer, con Stefano Semolini come general counsel. Il Consiglio di Amministrazione sarà composto da Claudio Costamagna, Alberto Minali, Elena Biffi (attualmente in cda Fineco), Elena Pistone (specialista insurtech) e Ignazio Rocco di Torrepadula (fondatore di Credimi). I componenti del Collegio Sindacale saranno Alfredo Malguzzi (presidente), Rosella Colleoni e Alessandro Copparoni.
“Revo” cerca sul mercato una società operante nel settore assicurativo da acquisire per realizzare un gruppo fortemente spinto sull’insurtech per puntare alla leadership delle specialty line, principalmente dedicate al mondo delle Pmi e dei rischi parametrici.
Secondo il modello di spac adottato, non è prevista per Revo la conversione immediata delle azioni speciali in ordinarie nella fase di Business Combination ma soltanto al raggiungimento di un significativo apprezzamento di valore per l’investitore. Le aziende oggetto di acquisizione verranno subito ottimizzate per quanto riguarda la struttura operativa.
“Abbiamo scelto il mercato delle specialty lines perché è solo parzialmente coperto dagli operatori tradizionali e quello, non ancora esistente, dei rischi parametrici con cui vorremmo cambiare il paradigma del business assicurativo. Andremo a sottoscrivere rischi che necessitano di un bagaglio di competenze altamente specializzato e accompagnato da un modello che punta alla velocizzazione dei processi di valutazione. Vogliamo aumentare l’efficienza operativa e puntare alla soddisfazione dei distributori e dei clienti”, ha spiegato nel corso della presentazione di Revo l’amministratore delegato, Alberto Minali.
La fase di collocamento per investitori istituzionali è iniziata subito l’11 maggio
e l’ammissione al segmento Aim di Borsa Italiana è attesa verso la fine di maggio 2021. Vittoria Assicurazioni, Fondazione Cariverona, Scor hanno già aderito in qualità di Cornerstone Investor con 15 milioni di euro ciascuno con vincolo di lock up di un anno dalla quotazione.
“Secondo le stime il mercato italiano dei rischi specialty ammonta complessivamente ad oltre 1,1 miliardi di euro in premi e riteniamo che il nostro progetto possa essere una soluzione alla carenza di offerta assicurativa a fronte di una domanda costante da parte delle Pmi”, ha detto Claudio Costamagna, presidente di Revo. “Una categoria di imprese che finora non ha trovato un adeguato supporto da parte dei grandi player assicurativi. Il mercato dei rischi parametrici, con innovative soluzioni assicurative, pensiamo possa rappresentare un elemento di assoluta novità nell’offerta assicurativa”.
Nel segmento specialty, Revo vuole automatizzare il processo di analisi e di valutazione dei rischi per poter rispondere più efficacemente alle richieste del mercato mentre nell’ambito dei rischi parametrici REVO utilizzerà anche la tecnologia blockchain per certificare le transazioni, ridurre i contenziosi e abbattere i costi di liquidazione dei sinistri, la cui gestione avverrà in modo totalmente automatizzato.
L’ambizione è quella di “costituire un nuovo player che diventi leader nell’arco dei prossimi cinque anni, e affermarsi quale punto di riferimento tecnico-assicurativo per tutti gli operatori del mercato, quindi per la grande comunità di broker, ma anche per gli agenti delle medie compagnie”, ha sottolineato Minali. “Vogliamo creare una nuova piattaforma di underwriting che sia capace di parlare con diversi canali distributivi per quanto riguarda i rischi speciali, e con il mondo dei consumer e degli affinity group per quanto riguarda il mondo dei rischi tecnologici”.