
La Fondazione Vinci Autoroutes ha pubblicato i risultati dell’11° Barometro della Guida Responsabile e 8° Barometro europeo. Realizzata da Ipsos su 12.400 persone in 11 paesi europei, l’indagine presenta una panoramica dei comportamenti degli europei al volante.
Permette di seguire l’evoluzione dei comportamenti a rischio e delle buone pratiche, per contribuire a orientare meglio i messaggi di prevenzione nei paesi europei. In questo periodo di pandemia, si interessa anche al loro rapporto con le regole, sia rispetto al Codice della strada che ai provvedimenti sanitari.
Dai dati emerge una consolidata abitudine a trasgredire le regole. Oltre 7 automobilisti europei su 10 (il 75%) ammettono di fare delle trasgressioni al Codice della strada e 7 su 10 di non rispettare sempre le regole sanitarie (il 70% vs. il 66% dei conducenti italiani);
- Il 77% dei conducenti europei che dichiarano di concedersi delle libertà con il Codice della strada (il 75% dei conducenti italiani), ammettono di fare lo stesso anche con le regole sanitarie anti Covid-19.
- Il 45% degli europei (il 35% degli italiani) che rispetta le regole sanitarie lo fa innanzitutto per attenzione nei confronti degli altri contro solo il 33% di coloro che rispettano il Codice della strada (il 30% degli italiani).
Automobilisti sempre più distratti
Si accentua il problema della scarsa concentrazione alla guida, per via dei crescenti motivi di distrazione rappresentati da device tecnologici e dalle abitudini di vita iper-connessa.
Il 53% dei conducenti europei telefona al volante utilizzando un sistema Bluetooth (+3 punti in un anno e +10 punti in 5 anni; il 57% dei conducenti italiani, cioè +4 punti in un anno e +14 punti in 5 anni), anche se questa azione altera l’attenzione tanto quanto gli altri mezzi di conversazione. Il 43% imposta il GPS mentre guida (cioè +4 punti in 5 anni; il 31% degli italiani, cioè -8 punti in 5 anni), mentre l’11% ha già avuto, o rischiato di avere, un incidente a causa dell’utilizzo del telefono al volante (l’11%).
La strada? Il posto dove scaricare le tensioni
Il 12% dei conducenti europei (-4 punti in un anno; il 12% dei conducenti italiani, -6 punti) ammette di essere una persona diversa dal solito quando è al volante. Il 52% (-3; il 61%) del campione riconosce che gli capita di insultare gli altri conducenti e l’84% (l’85%; -4) ha sperimentato situazioni di paura a causa del comportamento aggressivo degli altri conducenti.
Il rischio sonnolenza
Il 40% dei conducenti europei (-5 punti; il 38%) non rispetta la raccomandazione di una pausa ogni 2 ore, mentre sono più di 9 su 10 a conoscerla (il 67%). Il 52% si ferma nel corso del tragitto per fare un sonnellino (66%; -3) e il 12% degli intervistati ammette di aver avuto o rischiato di avere, un incidente perché si era assopito al volante (l’11%).
Bernadette Moreau, Delegata generale della Fondazione Vinci Autoroutes per una guida responsabile, così commenta i risultati dello studio: “Le regole, che si tratti del Codice della strada o delle istruzioni sanitarie, sono spesso percepite più come un vincolo che come una protezione. Concedendosi dei piccoli “aggiustamenti” delle regole, i conducenti privilegiano il proprio beneficio immediato, trascurano il rischio potenziale di incidenti, e contano sulla propria capacità di controllo per evitarlo. Tuttavia la grande maggioranza degli incidenti dipende dall’errata valutazione del rischio, associata a infrazioni del Codice della strada”.