Si fanno sentire già adesso gli effetti del cambiamento climatico. Sulla base delle informazioni delle banche dati Eswd e Isac Cnr, la Coldiretti sostiene che “l’ultima ondata di maltempo fa salire a 1.283 i nubifragi, le bombe d’acqua, trombe d’aria, grandinate e tempeste di fulmini nell’estate che si va a concludere, con un aumento del 58% rispetto allo scorso anno ed effetti devastanti su città e campagne da nord a sud della Penisola".
L’estate 2021 andrà in archivio dal punto di vista climatologico come la sesta più calda dal 1.800, con una temperatura superiore di 1,55 gradi rispetto alla media.
“Il nubifragio che ha colpito nei giorni scorsi Malpensa e allagato i sottopassi è la punta dell’iceberg delle situazioni di difficoltà determinate nelle città e nelle campagne lungo la Penisola dal maltempo con l’allerta della Protezione Civile in 11 regioni dove è in pieno svolgimento la vendemmia e a breve inizierà la raccolta delle olive. La pioggia è attesa per combattere la siccità nelle campagne ma per essere di sollievo deve durare a lungo, cadere in maniera costante e non troppo intensa, mentre i forti temporali, soprattutto con precipitazioni violente provocano danni poichè i terreni non riescono ad assorbire l'acqua che cade violentemente e tende ad allontanarsi per scorrimento provocando allagamenti, frane e smottamenti”.
La Coldiretti spiega che ormai le conseguenze del cambiamento climatico sono già ben visibili anche in Italia dove “l’eccezionalità degli eventi atmosferici è ormai la norma, con una tendenza alla tropicalizzazione che si manifesta con grandine di maggiori dimensioni, una più elevata frequenza di manifestazioni violente, sfasamenti stagionali, precipitazioni brevi e intense ed il rapido passaggio dal sole al maltempo. Le precipitazioni violente provocano danni perchè i terreni non riescono ad assorbire l’acqua su un territorio come quello italiano, reso più fragile dalla cementificazione e dall’abbandono con 7.252 i Comuni, ovvero il 91,3% del totale, a rischio idrogeologico secondo dati Ispra”.
Le conseguenze dell’alternarsi di alluvioni e siccità “ha fatto perdere - sottolinea la Coldiretti - oltre 14 miliardi di euro in un decennio, tra cali della produzione agricola nazionale e danni a strutture e infrastrutture nelle campagne”.