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Gli ultimi dati forniti da Banca d'Italia e Istat, elaborati dalla Cgia di Mestre, uniti all'incremento delle segnalazioni giunte all’associazione consumatori Codici per situazioni di sovraindebitamento, sono il motivo del nuovo intervento da parte dell'associazione finalizzato a richiamare l'attenzione generale su quella che si presenta ormai come una vera e propria emergenza.
"I numeri parlano da soli e dipingono una realtà preoccupante”, afferma Ivano Giacomelli, segretario nazionale di Codici. Al 31 dicembre 2022, come riportato dall'Ufficio Studi della Cgia, l'importo medio dell'indebitamento per nucleo familiare presente in Italia è salito a 22.710 euro. Complessivamente lo stock dei debiti bancari in capo a tutte le famiglie italiane si è attestato sul livello record di 595,1 miliardi di euro ed è aumentato del 3,5% rispetto al 2021.
“Dati che si traducono in un doppio aumento, in entrambi i casi allarmante”, aggiunge Giacomelli. “L'incremento del numero di famiglie indebitate viene accompagnato, infatti, dal rischio sempre più alto dell'usura. Chi si trova in difficoltà economica può essere portato a rivolgersi per disperazione agli strozzini, nella speranza illusoria di risolvere i propri problemi. Non è così. L'usura non è un aiuto, ma un nemico da combattere e da tenere anche a distanza. Il prestito si trasforma in un peso da cui è difficile poi liberarsi e così si sprofonda in quello che diventa un vero e proprio incubo. Bisogna restare nella legalità, affidandosi a quei percorsi previsti dalla normativa per uscire dal sovraindebitamento. Gli strumenti di aiuto ci sono e non sono certamente quelli che propongono gli usurai”.