Akamai ha condotto un’analisi completa dei dati di un sondaggio tra 1.200 professionisti della sicurezza globale, con l’obiettivo di fare luce su tendenze specifiche della sicurezza informatica nei servizi finanziari, dove uno dei rischi principali è l’aumento dei ransomware.
Il numero di questa tipologia di attacchi negli istituti di servizi finanziari, sia riusciti che non, è aumentato di quasi il 50% negli ultimi due anni, passando da una media di 43 nel 2021 a 62 nel 2023. Nonostante la reputazione del settore per le solide misure di sicurezza, questi numeri sottolineano che il settore dei servizi finanziari non è immune a questa minaccia.
Rispetto al 2021 gli attacchi ransomware sono più frequenti nel 2023 e hanno anche un impatto maggiore, con un aumento dei tempi di inattività della rete e della perdita di dati, entrambi fattori che alzano notevolmente la posta in gioco per i team di sicurezza. Anche la percentuale di intervistati che hanno segnalato un aumento dei premi assicurativi è aumentata.
Il numero di aziende di servizi finanziari che aggiornano continuamente le strategie o le politiche di cybersecurity è passato dal 3% del 2021 al 18% del 2023, non solo in risposta al ransomware, ma anche a una superficie di attacco in costante evoluzione. La distribuzione del personale e delle applicazioni e la migrazione dei dati nel cloud sono solo due dei fattori che influenzano quotidianamente la strategia di sicurezza.
I risultati dello studio di Akamai indicano che per il 66% degli intervistati la segmentazione è fondamentale per proteggere le risorse critiche delle organizzazioni finanziarie e, in particolare, per affrontare il malware. Infatti, la segmentazione contribuisce anche in modo significativo a un framework Zero Trust: quasi tutti coloro che hanno segmentato stanno implementando o hanno già implementato un framework di sicurezza Zero Trust (99%), anche se meno della metà (47%) riferisce che il proprio framework Zero Trust è completamente completo e definito, e quindi maturo.