
Chubb ha chiuso il terzo trimestre con un utile netto in crescita del 20,5% rispetto all’anno precedente, raggiungendo quota 2,8 miliardi di dollari, trainato da un record negli utili da underwriting P/C pari a 2,26 miliardi.
Il risultato rappresenta un aumento del 55% rispetto allo stesso periodo del 2024, mentre il combined ratio ha stabilito un nuovo record a 81,8, segno di una gestione del rischio particolarmente efficace.
A influire positivamente sono stati i minori costi da catastrofi naturali: 285 milioni di dollari ante imposte contro i 765 milioni del terzo trimestre dello scorso anno, inclusi i 250 milioni legati all’uragano Helene.
“La vera storia sono i nostri risultati di underwriting di base, che sono stati eccellenti”, ha sottolineato Even G. Greenberg, ceo, aggiungendo che anche lo sviluppo favorevole delle riserve, pari a 361 milioni rispetto ai 244 milioni di un anno fa, ha contribuito in maniera significativa. I premi netti scritti consolidati sono saliti del 7,5% a circa 14,9 miliardi di dollari, con l’area Nord America in aumento del 4,4% a 8,9 miliardi.
Le personal lines in Nord America hanno registrato un incremento dell’8,1%, con un combined ratio migliorato a 65,1 rispetto all’81,3 del terzo trimestre 2024, mentre le linee commerciali hanno visto una crescita del 2,9% a 5,7 miliardi, con un miglioramento del combined ratio di cinque punti a 81,5.
Escludendo le catastrofi, il combined ratio P/C nordamericano si è mantenuto stabile a 80,8. In particolare, il middle market e le piccole imprese hanno registrato un incremento dei premi netti scritti del 6,9% al netto delle consuete rettifiche per workers’ compensation, mentre le linee P/C sono cresciute dell’8,7% e le linee finanziarie dello 0,6%.