Il gruppo assicurativo francese Coface, specializzato nell’assicurazione dei crediti, ha chiuso il 2015 con un risultato netto di 126 milioni di euro (contro i 125 milioni del 2014).
In miglioramento anche il giro d’affari salito a 1,49 miliardi di euro (+3,4% rispetto al 2014 e +1,2% a perimetro e tassi di cambio costanti), sostenuta dai mercati emergenti.
Numeri senza dubbi positivi che il gruppo francese attribuisce alla strategia commerciale intrapresa basata sull’innovazione di prodotto, di distribuzione multicanale, sul rafforzamento dei processi di vendita e sul controllo delle vendite.
La nuova produzione è in calo rispetto all’anno scorso, che aveva beneficato della sottoscrizione di alcuni contratti importanti. La retention del portafoglio clienti ha tuttavia raggiunto un buon livello (88,2%). Il contesto competitivo e la redditività positiva dei contratti nei mercati maturi hanno influito sui prezzi per tutto il 2015. Coface osserva come questa pressione sia ad ogni modo rimasta sotto controllo: l’effetto prezzo dei contratti è stabile rispetto al 30 settembre 2015 (-2,4%).
In miglioramento di 3,4 punti percentuali il combined ratio che si attesta all’83,1%.
Il loss ratio al netto della riassicurazione è al 52,5%, stabile negli ultimi sei mesi (+2,2% rispetto a fine 2014) per effetto delle riduzioni dell’esposizione a imprese e settori più fragili. In questo periodo, Coface ha continuato a ridurre la copertura, in particolare nei paesi emergenti, gli effetti di questa politica si sono concretizzati progressivamente in funzione dei ritardi di pagamento osservati.
Le spese generali interne sono state manutenute sotto controllo: incluse quelle eccezionali, sono diminuite dell’1,8% a perimetro e tassi di cambio costanti (-0,5% a perimetro e tassi di cambio costanti), un livello nettamente più basso rispetto alla crescita dei premi, aumentati del 2% (+4,7% a perimetro e tassi di cambio costanti). I costi di distribuzione sono aumentati più rapidamente rispetto ai premi nel 2015, in ragione di una crescita del fatturato più significativa nelle regioni dove i contratti sono maggiormente intermediati.
Per quanto riguarda le prospettive sull’esercizio in corso, Coface osserva come il contesto macroeconomico attuale sia complesso (crescita debole nei paesi avanzati, rischi importanti nei paesi emergenti e volatilità dei mercati finanziari) e non siano previsti cambiamenti significativi per il 2016. In assenza di una ripresa significativa dell’attività mondiale e tenuto conto del trasferimento della gestione delle garanzie pubbliche, gli obiettivi di crescita del fatturato e di redditività che il Gruppo si è prefissato da due anni, non saranno raggiunti nel 2016. Il modello di business di Coface, la solidità finanziaria e le prospettive del tasso di distribuzione del risultato, al 60% circa, non sono tuttavia messi in discussione.
Come annunciato lo scorso 15 gennaio, Xavier Durand ha preso il posto di Jean-Marc Pillu in qualità di direttore generale di Gruppo. Durand ha trascorso la maggior parte della sua carriera in GE Capital e nel corso di oltre 25 anni di carriera ha acquisito un’esperienza operativa come direttore generale nei servizi finanziari regolati in più di 30 paesi.