
Comprendere anche le cure psicologiche tra le polizze assicurative sanitarie, mettendo a disposizione degli assistiti un significativo numero di psicologi e psichiatri che offrano supporto a condizioni economiche di favore. Questa la proposta emersa durante l’evento organizzato giovedì scorso da ACB, Associazione Categoria Brokers.
“Il Covid-19 ha allargato la platea dei possibili soggetti che necessitano di interventi specialistici per superare il disagio provocato dalla pandemia e dall’impossibilità di condurre una normale vita sociale, principalmente tra i giovani. La maggioranza del mercato assicurativo ha però sempre escluso dalle coperture di rimborso spese mediche le cosiddette malattie mentali”, ha dichiarato Luigi Viganotti, presidente di ACB. “I vantaggi reali della nostra proposta sarebbero sia per gli assicuratori, che potrebbero cominciare la raccolta statistica necessaria a valutare il rischio in termini di offerta assicurativa, ma soprattutto per gli assistiti che disporrebbero di un ventaglio di offerta professionale con un trattamento economico di assoluto favore, grazie al convenzionamento che il network può ottenere”.
Secondo ACB gli assicuratori potrebbero, in via transitoria, includere nei contratti in corso un limite minimo di risarcimento per quei soggetti che utilizzano esclusivamente le strutture convenzionate, rimborsando, ad esempio, il costo di una parte delle sedute.