“Una lettera interlocutoria che, da una parte, propone e invita a rivolgersi direttamente alle compagnie e, dall’altra, sottolinea la volontà di proseguire il dialogo con le istituzioni”. Agli agenti di Anapa la lettera pubblicata nei giorni scorsi da Ania sulle prossime iniziative delle compagnie non è piaciuta.
Infatti, seppure l’associazione delle imprese ha riconosciuto da un lato “la rilevanza strategica che il canale agenziale riveste per il settore assicurativo, e delle ripercussioni che lo stesso ha subito a causa delle misure di contenimento adottate dal Governo su tutto il territorio nazionale”, dall’altro non condivide il fatto di dover promuovere in prima persona interventi a livello associativo a causa di possibili risvolti “anticoncorrenziali”. L’associazione ribadisce che nell’ottica dell’autonomia che deve disciplinare i rapporti tra Compagnie e Agenti, l’Ania non può dare indicazioni nel merito.”
Anapa parla a sua volta di una ambivalenza mostrata da Ania, che nei confronti degli agenti richiama l’autonomia e decide di non intervenire, ma che nei confronti dei consumatori si prodiga con le compagnie, dando indicazioni concrete per rimborsare il premio al cliente (con l’auspicio che ciò avvenga senza addebito di provvigioni all’agente?).
E soprattutto, secondo l’associazione guidata d Vincenzo Cirasola, non è condivisibile la motivazione addotta dall’associazione, ossia il rispetto dell’autonomia della disciplina tra Gruppi Agenti e Compagnie, che potrebbe applicarsi anche ad altre fattispecie, come ad esempio il rinnovo dell’Accordo Nazionale Agenti, per il quale, invece, finalmente, dopo 14 anni è stato riaperto il tavolo di negoziazione e che proprio oggi avrebbe dovuto svolgersi in video conferenza, con i delegati delle imprese di Generali Italia, Allianz e Cattolica Assicurazioni, oltre che dell’Ania stessa. “Ho apprezzato le parole del presidente di Ania e la volontà espressa dall’associazione delle imprese nel portare avanti il dialogo con il Governo e il Parlamento sulla necessità di intervenire in tempi rapidi con misure economiche a sostegno del settore assicurativo e delle proprie reti. E proprio per questo mi sarei aspettato che l’Ania, oltre che a perorare la causa rimborso del premio al cliente, avesse sollecitato al Governo di abbonare ai cittadini le imposte pari un 23% sui premi RCA nei mesi che non hanno circolato” ha dichiarato in una nota Vincenzo Cirasola, presidente di Anapa Rete ImpresAgenzia.
“Mi stupisce però che nel caso dei consumatori ANIA non si sia sottratta dal dare indicazioni precise alle Compagnie su come aiutare i clienti, e invece nel caso degli agenti se ne sottragga. Ora è finita la fase dell’attesa. Sollecito quindi le compagnie e i manager che le rappresentano ad agire subito con i Gruppi Agenti per stabilire dei piani di aiuti concreti a fondo perduto agli agenti, che non possono più aspettare”.