Non era un incontro qualsiasi: oltre 200 agenti di ANAPA Rete ImpresAgenzia hanno partecipato al webinar del 9 dicembre dedicato a Stand Up Italia, il progetto contro le molestie e la violenza di genere. La piattaforma Zoom si è trasformata in uno spazio di ascolto, riflessione e formazione, confermando il vivo interesse tra gli intermediari assicurativi per le tematiche legate a sicurezza e tutela sociale.
Stand Up, nato nel 2005 negli Stati Uniti e presente in Italia dal 2020 grazie all’associazione Alice ETS e al Corriere della Sera, ha già formato oltre 10.000 persone, diffondendo una cultura di rispetto, sicurezza e alleanza sociale.
Aprendo i lavori, il presidente di ANAPA Rete ImpresAgenzia, Vincenzo Cirasola, ha sottolineato che “proteggere significa anche sapere come agire di fronte a situazioni di disagio o di violenza”. A guidare la sessione è stata Cristina Obber, scrittrice, giornalista e formatrice specializzata in violenza e stereotipi di genere, responsabile, insieme alla psicoterapeuta Stefania Andreoli, del progetto in Italia. Durante l’incontro sono stati forniti strumenti concreti per riconoscere e prevenire le molestie, con particolare attenzione al ruolo del testimone attivo.
Al centro del webinar il metodo delle 5D, un protocollo scientificamente validato e semplice da applicare da chiunque assista a un episodio di molestia: Distrarre, interrompendo la situazione con un gesto non conflittuale; Delegare, chiedendo aiuto a persone vicine o alle autorità; Documentare, raccogliendo informazioni utili nel rispetto della privacy; Dare sostegno, rassicurando la persona colpita; Dire, intervenendo verbalmente solo se la situazione lo permette.
“In una società che parla molto di sessualità ma poco di violenza, è indispensabile recuperare la nostra naturale capacità di prenderci cura degli altri”, ha spiegato Obber. “Stand Up non ci chiede di essere eroi, ma di fare la nostra parte, con sicurezza, responsabilità e umanità”. Un approccio che permette di trasformare l’immobilismo che paralizza oltre l’86% dei testimoni in azioni concrete ed efficaci, senza correre rischi inutili.
Paola Salsi, delegata ANAPA, ha rimarcato il valore sociale dell’iniziativa: “Quello di oggi non è stato un semplice webinar, ma un investimento dal forte valore sociale per la nostra comunità professionale. L’elevata partecipazione dimostra che non vogliamo limitarci a osservare, ma essere protagonisti attivi nel costruire ambienti più sicuri e rispettosi. Con il metodo delle 5D, ciascuno di noi diventa un presidio di civiltà nella vita quotidiana”.
Cirasola ha concluso con un richiamo personale e professionale: “Come ANAPA abbiamo scelto di aderire al programma Stand Up perché proteggere le persone è la nostra missione, dentro e fuori l’ufficio. Non è la mancanza di volontà a fermare chi assiste a una molestia, ma la mancanza di strumenti. Un episodio recente che ha coinvolto mio figlio mi ha ricordato che il coraggio, da solo, non basta. Servono strumenti concreti. Stand Up offre proprio questo: un metodo semplice e immediato per intervenire in modo efficace e sicuro”.