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Aiba: RC Auto in calo per gli automobilisti, ma le tariffe italiane restano le più care d’Europa

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Mercoledì, 27 Febbraio, 2013 - 07:22
Autore: Gillespie

Nell’ultimo anno si è fermata la lunga corsa al rialzo delle tariffe Rc Auto: a fine 2012 la tariffa media per assicurare un’autovettura risultava infatti di 698 euro, il 4,9% in meno rispetto ai 735 euro di fine 2011.

Le riduzioni tariffarie hanno interessato l’intero Paese, con punte del -9% a Trento. L’inversione di tendenza è dovuta alla diminuzione della frequenza dei sinistri (-13,4%), al calo dei costi legati alla microinvalidità e alla riduzione del costo dei sinistri (-3%).

Con un attento confronto fra le polizze Rc Auto presenti sul mercato si possono risparmiare fino a 584 euro sull’assicurazione della propria automobile. È quanto emerge dall’Osservatorio Auto di AIBA, l’Associazione Italiana Brokers di Assicurazioni e Riassicurazioni, realizzato in collaborazione con Iama Consulting, società di consulenza specializzata nel mercato assicurativo. L’indagine è stata effettuata sulla base dei prezzi di listino applicati dalla compagnie di assicurazione per le sole automobili e per i profili che presentano maggiore concentrazione di assicurati. A differenza di altre analisi che prendono in considerazione l’intero mercato, in questo caso sono stati esclusi i motocicli e tutti gli altri veicoli non classificati come autovetture. I dati sono stati raccolti da Check-It-Auto, lo strumento professionale dei broker AIBA per la comparazione delle tariffe e delle garanzie offerte da ogni singola polizza.

“Il calo delle tariffe Rc Auto per gli autoveicoli e la ritrovata redditività del comparto è un segnale importante che va sottolineato”, afferma il Presidente dell’AIBA, Francesco G. Paparella. “Tuttavia le coperture assicurative auto continuano a essere le più care d’Europa. Il mercato è caratterizzato dall’assenza di innovazione nei prodotti e dalla scarsa flessibilità dell’offerta. Nonostante i molteplici interventi normativi il fenomeno delle frodi non accenna a diminuire e i risarcimenti per i sinistri con lesioni di modesta entità, seppure in calo, si mantengono su valori elevati”.

Il nuovo impianto legislativo introdotto dal Governo Monti (abolizione del tacito rinnovo delle polizze e via libera alla collaborazione tra intermediari assicurativi) favorirà il calo dei prezzi delle coperture assicurative. “La libera collaborazione tra intermediari assicurativi – osserva il Presidente dell’Associazione dei Broker di Assicurazioni – è un passo avanti verso un mercato più concorrenziale e maturo, dove i clienti potranno usufruire, senza alcun aggravio di costi, della consulenza di figure professionali in grado di garantire le migliori soluzioni disponibili sul mercato, al prezzo più vantaggioso”.

Il mercato delle polizze auto risente della crisi economica: le immatricolazioni franano (-20%); la spesa per l’acquisto di automobili nuove si riduce (-13%); il parco auto diminuisce (-36.000 veicoli) e continua a invecchiare (9,3 l’età media); si contrae la raccolta premi Rc Auto (-0,6%) e diminuisce dell’8% la raccolta delle garanzie aggiuntive (incendio, furto, kasko, ecc.).

Nonostante la leggera contrazione dei premi, la redditività dell’Rc Auto migliora: il combined ratio (rapporto tra oneri dei sinistri e premi) risulta infatti del 99%, inferiore alla soglia critica del 100% e in netto progresso rispetto al 103% di fine 2011.

Altri dati salienti emersi dall’indagine dell’Osservatorio AIBA: aumenta la mobilità dei clienti; risulta invariata la gamma di prodotti offerti; si registra una generalizzata presenza di clausola di rivalsa per guida in stato di ebbrezza; rimane stabile l’offerta di prodotti con sistema satellitare, aumentano delle polizze a consumo.

Dai monitoraggi su tutto il territorio di Check It Auto si confermano dinamiche commerciali fortemente differenziate per profilo di rischio. Anche gli automobilisti virtuosi devono imparare a scegliere: con un attento confronto tariffario, per esempio, a Roma si possono risparmiare fino a 584 euro, fra il minimo di 396 euro richiesti da Allianz e i 980 euro di National Suisse.

Evoluzione del premio medio a livello locale del “guidatore virtuoso” (impiegato di 40 anni; Fiat Bravo 1.4 Dynamic, da più anni in CU 1 senza sinistri da 6 anni, massimale 6 mln).

  Dicembre 2011 Dicembre 2012 Variazione %
Bologna 650 596 -3,4%
Milano 485 456 -2,5%
Roma 649 628 -2,2%

Se gli automobilisti virtuosi hanno beneficiato di una riduzione media dei prezzi di listino del 6,4% (589 euro), chi ha causato un incidente ha invece subito un rincaro del 4,5% (1.106 euro). La diminuzione della tariffa media a 698 euro (-4,9%) è imputabile agli interventi di alcune primarie compagnie tradizionali, che nel secondo semestre hanno premiato i clienti più appetibili. A Bologna, Firenze, Milano e Trento le riduzioni sono state superiori alla media di mercato, a differenza di Napoli e Torino dove il calo è stato inferiore. Rispetto agli anni precedenti è aumentata la frequenza dei cambiamenti tariffari: l’80% delle compagnie ha ritoccato le tariffe ogni tre mesi.

Nel 2012 si è ulteriormente ristretto il vantaggio competitivo delle compagnie dirette (telefoniche e online): l’incremento medio dei premi applicati (+0,8%, tariffa media a 615 euro) è stato contrastato dalle politiche più aggressive applicate dalle compagnie tradizionali (-5,2%, tariffa media a 706 euro) che nel secondo semestre hanno abbassato le tariffe per i clienti migliori, grazie all’andamento dei conti tecnici. In decisa crescita invece (+11,9%) le tariffe applicate dalle banche.

In alcune aree meridionali la situazione permane critica. Secondo i dati Consap (Concessionaria servizi assicurativi) – gestore del Fondo di Garanzia per le Vittime della strada che provvede al risarcimento dei danni causati da veicoli non identificati o senza Rca – dal 2009 al 2011 il numero di sinistri causati da veicoli non identificati è rimasto stabile a livello nazionale, per via del calo registrato al Centro-Nord e dell’incremento riscontrato nel Mezzogiorno. Il numero di sinistri causati da veicoli non assicurati è complessivamente cresciuto del 20%, con un incremento quasi doppio registrato nel Mezzogiorno rispetto al Centro-Nord. Circa il 70% dei sinistri causati da veicoli non identificati e oltre il 60% di quelli causati da veicoli non assicurati riguardano il Mezzogiorno.

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