Il 1 gennaio 2023 entrerà in vigore la norma, prevista dal Ddl Concorrenza di recente approvazione, che rivede la disciplina del risarcimento diretto in caso di sinistri auto estendendola anche alle compagnie assicurative europee che operano in Italia.
Flavio Sestilli, presidente di Aiba, spiega che l’associazione dei broker vede con favore questa misura del Ddl Concorrenza “perchè ha il potenziale di apportare benefici tanto agli assicurati quanto al mercato stesso. L’estensione dell’indennizzo diretto, infatti, amplia la certezza del risarcimento del danno in caso di sinistro stradale e permette insieme di accedere all’indennizzo in tempi più rapidi, per una maggiore efficienza complessiva del servizio all’utente finale”.
Inoltre, prosegue Sestilli, “il provvedimento potrà consentire di correggere una situazione di asimmetria tra compagnie italiane ed estere operanti in Italia, favorendo una maggiore concorrenzialità e aiutando tutti i danneggiati a godere di una procedura di risarcimento univoca tra compagine italiane e straniere”.
Secondo Aiba è necessaria una revisione più ampia del comparto auto, al fine di poter fornire una risposta migliore, in termini di tutele e di costi, alle esigenze degli assicurati.
Tra gli elementi prioritari, Aiba evidenzia: il un superamento/aggiornamento dell’attuale sistema bonus-malus; un intervento volto a favorire la portabilità della scatola nera (come evidenziato recentemente anche da Ivass)
Flavio Sestilli sostiene che “l’attuale sistema bonus-malus, è ormai diventato obsoleto e meno efficace, perchè essendo basato su un unico parametro, il numero di sinistri, non in grado di fornire una misurazione reale e adeguata del rischio”.
Secondo Sestilli “una riforma del sistema bonus-malus richiede un approccio strutturato che dovrebbe mettere al centro un maggior numero di parametri, oltre ai soli sinistri, a cominciare dagli effettivi stili di guida di ciascuno. Questo ancora più importante di fronte al trend inflazionistico che stiamo registrando.
Infine, Sestilli sottolinea come la scatola nera sia un altro elemento che conferma “come il settore assicurativo auto richieda interventi strutturali migliorativi”
“La non trasferibilità tra una compagnia e l’altra dei dati sulle abitudini di guida che in base ai rilievi dell’Autorità limita la concorrenza – conclude Sestilli - porta le compagnie a impostare strategie di prezzo orientate all’aumento del premio al crescere degli anni di permanenza. Riteniamo fondamentale che si apra un’approfondita riflessione sul tema e che si lavori nell’interesse e per una tutela sempre migliore degli utenti”.