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Allianz supera le attese, utile netto a 1,6 mld (+27%)

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Mercoledì, 7 Agosto, 2013 - 08:51
Autore: Gillespie

Secondo trimestre 2013 col turbo per il gruppo Allianz che ha registrato un incremento dell’utile netto del 27% a 1,6 miliardi di euro. Un risultato superiore alle attese degli analisti (1,3 miliardi) e ottenuto anche grazie all’ottima performance delle assicurazioni property & casualty e dall’asset management. L’utile operativo è aumentato del 5,2% a 2,4 miliardi di euro dai 2,25 miliardi del 2012, superando le attese di 2,36 miliardi.

Tutti e tre i segmenti di attività hanno superato le sfide emerse nel secondo trimestre. Il ramo Danni ha prodotto ricavi stabili e utili elevati nonostante una serie di catastrofi naturali. Nei rami Vita/Malattia, i ricavi hanno registrato una forte crescita di circa 10%, mentre l’utile operativo è diminuito a causa dell’andamento dei tassi d’interesse. L’Asset Management ha continuato a evidenziare ottimi risultati. Nonostante l’elevata volatilità dei mercati obbligazionari, il segmento ha registrato flussi netti positivi e, ancora una volta, ha messo a segno incrementi a due cifre dell'utile operativo trimestrale.

Il risultato delle voci non operative nel secondo trimestre del 2013 è migliorato salendo a più 132 milioni di euro da meno 151 milioni di euro dell’esercizio precedente, a causa delle minori svalutazioni e dell’incremento delle plusvalenze realizzate. Le imposte sul reddito sono salite a 824 milioni di euro dai 761 milioni di euro dell’esercizio precedente. L’aliquota fiscale effettiva per il secondo trimestre del 2013 è risultata del 33%, a fronte del 36% nello stesso periodo del 2012. L’utile netto attribuibile agli azionisti nel secondo trimestre dell’anno è ammontato a 1,6 miliardi di euro, registrando un incremento annuo del 26,8% (da 1,3 miliardi di euro).

“Nel complesso siamo molto soddisfatti dei risultati di questo primo semestre”, ha dichiarato Michael Diekmann, CEO di Allianz SE. “Nonostante le eccezionali inondazioni che hanno colpito l’Europa centrale, i tassi d’interesse persistentemente bassi e l’imprevedibilità dei mercati dei capitali, la nostra attività ha continuato a crescere e a registrare profitti”. “Considerando i buoni risultati semestrali, manteniamo invariato l’outlook di utile operativo per il 2013 a 9,2 miliardi di euro, più o meno 500 milioni di euro, benché, sulla base delle attuali previsioni, prevediamo tendenzialmente un risultato nella fascia più alta del range”, ha aggiunto Diekmann. “Come sempre, queste previsioni sono soggette alla condizione che non si verifichino catastrofi naturali e turbolenze dei mercati dei capitali oltre i livelli attesi”.

Nel secondo trimestre 2013 i ricavi nei Danni hanno raggiunto i 10,8 miliardi di euro, con un incremento su base annua dello 0,3% rispetto ai 10,7 miliardi di euro. La forte crescita registrata in Australia, America Latina e Turchia e quella registrata da Allianz Worldwide Partners hanno controbilanciato la flessione dei ricavi registrata in particolare da Allianz Global Corporate & Specialty, e la contrazione del settore delle assicurazioni agricole negli Stati Uniti. Escludendo il settore agricolo negli Stati Uniti, la crescita interna è stata del 2,3%. L’utile operativo nel secondo trimestre 2013 ha segnato un aumento del 12,3%, attestandosi a 1,2 miliardi di euro a fronte di un risultato pari a 1,1 miliardi di euro nel secondo trimestre dell’esercizio precedente. Australia, Francia, Italia e Stati Uniti hanno contribuito in larga misura a questa crescita dell’utile operativo. Nel complesso, il risultato tecnico è cresciuto a 357 milioni di euro da 234 milioni di euro, grazie anche a condizioni di prezzo favorevoli in Australia, Francia, Germania e Stati Uniti.

Il combined ratio del secondo trimestre ha registrato un miglioramento, attestandosi al 96,0%, con una riduzione di 1,2 punti percentuali rispetto al 97,2% del 2012. Al netto della riassicurazione, per Allianz l’impatto netto delle inondazioni che hanno colpito a giugno l’Europa centrale è stato di circa 330 milioni di euro. Considerando anche le inondazioni di Francia e Canada e le grandinate che hanno colpito Svizzera e Germania, l’impatto totale delle catastrofi naturali sul loss ratio è stato di 5,3 punti percentuali. Ciò nonostante, il loss ratio in ultima analisi è migliorato al 67,3% dal 69,4% registrato nel secondo trimestre del 2012.

“Gli sforzi degli ultimi anni ci stanno premiando. Siamo stati in grado di supportare i nostri clienti e mantenere la nostra redditività, anche a fronte delle numerose catastrofi naturali registrate nel secondo trimestre”, ha dichiarato Dieter Wemmer, Chief Financial Officer di Allianz SE. “Ricordiamo a questo proposito le eccezionali inondazioni che hanno colpito l’Europa centrale a giugno, per le quali stimiamo che le prestazioni corrisposte ai nostri clienti supereranno i 700 milioni di euro. Abbiamo ricevuto richieste di risarcimenti da più di 50.000 clienti e abbiamo già provveduto a risarcirne oltre 32.000”.

Nel Vita/Malattia i ricavi hanno registrato una crescita del 9,8%, attestandosi a 14,1 miliardi di euro contro i 12,9 miliardi di euro dello stesso periodo dell’esercizio precedente, con aumenti molto significativi soprattutto in Francia e Italia. Tale andamento è riconducibile in larga misura ai prodotti unit-linked, che hanno mantenuto il trend del primo trimestre. Da aprile a giugno, l’utile operativo è ammontato  a 669 milioni di euro, con una flessione del 18,2% rispetto agli 818 milioni di euro del 2012. La differenza si deve prevalentemente alla minore redditività degli investimenti in Germania.

“Il segmento Vita è ancora sottoposto a pressioni provenienti da due fronti: i bassi tassi d’interesse e i requisiti normativi più stringenti che limitano le nostre opzioni di investimento. Lo scenario è molto difficile per i risparmiatori. Allianz risponde a queste condizioni offrendo ai propri clienti prodotti innovativi e l'opportunità di rendimenti più elevati, a fronte del mantenimento della massima sicurezza da sempre garantita dalla nostra società”, ha dichiarato Dieter Wemmer.

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