Negli Stati Uniti la Federal Trade Commission (Ftc) avrebbe iniziato a interpellare alcune piccole aziende che vendono i loro prodotti su Amazon per cercare di capire se la società di Jeff Bezos utilizzi la sua indiscussa leadership nel commercio elettronico per danneggiare in qualche modo i propri concorrenti.
In base alle anticipazioni di Bloomberg, tre società hanno raccontato la natura dei colloqui avuti con diversi avvocati e un economista
L’Antitrust USA mostra in pratica di avere gli stessi dubbi della Commissione europea che nel luglio scorso ha aperto un’indagine dello stesso tenore. Tra le varie domande poste dalla squadra della Ftc, assume particolare importanza quella relativa alla percentuale del fatturato che ogni venditore ricava dalle vendite via Amazon e su altri marketplace come quelli di Walmart e Ebay: il sospetto degli investigatori è che i venditori non abbiano alternative reali ad Amazon per vendere i propri prodotti su internet.
Il Codacons commenta positivamente l’apertura dell’indagine degli Stati Uniti, visto che interessa in modo diretto anche i consumatori italiani, sempre più dediti agli acquisti online.
“È necessario fare chiarezza sulle pratiche messe in atto dalla società”, afferma il presidente Carlo Rienzi. “Nei mesi scorsi sia l’Antitrust italiano sia la Commissione UE hanno avviato indagini sull’operato di Amazon volte a verificare l’abuso di posizione dominante e possibili comportamenti scorretti nei confronti dei venditori. L’inchiesta aperta dall’Antitrust Usa è quindi di particolare importanza perché eventuali irregolarità avrebbero ripercussioni sul fronte della concorrenza e, quindi, sugli utenti finali fruitori dei servizi Amazon, consumatori italiani compresi”.