
Al netto della tassazione, pari a 3.049 milioni, il risultato complessivo 2013 del settore assicurativo evidenzia un utile di 5.233 milioni: nei soli rami danni l’utile è stato di 2.143 milioni (640 nel 2012), mentre il risultato del ramo vita è stato pari a 3.090 milioni (5.129 nel 2012). E’ quanto emerge dal Rapporto Ania sull’Assicurazione Italiana nel 2013.
La raccolta premi del lavoro italiano ed estero, diretto e indiretto, delle imprese di assicurazione italiane, al lordo delle cessioni e retrocessioni, è aumentata nel complesso del 12,7% (-4,6% nel 2012). A tale risultato ha contribuito positivamente il comparto vita, che ha registrato una crescita del 21,3% (era diminuito del 2,8% nel 2012), mentre i premi del settore danni diminuiscono del 3,9% (nel 2012 la diminuzione era stata pari al 2,7%). Nei rami danni il risultato del conto tecnico complessivo è stato positivo per 3,6 miliardi (2,8 miliardi nel 2012); l’incidenza sui premi è passata da 8,4% nel 2012 a 11,2% nel 2013. Nei rami vita il risultato del conto tecnico complessivo è stato positivo per 3,3 miliardi (era oltre il doppio nel 2012); l’incidenza di tale risultato sui premi è pertanto passata da 9,8% nel 2012 a 4% nel 2013. Nel 2013 il risultato dell’attività ordinaria, danni e vita, dopo aver sfiorato i 9.500 milioni nel 2012, è risultato pari a 6.969 milioni; il risultato dell’attività straordinaria è stato positivo per 1,3 miliardi (era stata trascurabile nel 2012).