Si fermano le trattative in corso tra Ania e le organizzazioni rappresentative degli agenti Sna, Anapa e Anagina per la definizione del nuovo Accordo Nazionale Agenti. A determinare la rottura tra le parti è stata la questione della titolarità dei dati del cliente e, in maniera particolare, secondo quanto afferma l’Ania, “l’assunto dello Sna di ritenere l’agente sempre e solo titolare “autonomo” del dato”.
Una posizione ritenuta da Ania in contrasto con la natura stessa del rapporto agenziale. Peraltro, tale profilo non può essere regolato in maniera uniforme a livello di accordo nazionale con evidenti ricadute in termini di oneri anche per i singoli agenti.
La delegazione di trattativa dell’Ania, vista la posizione di Sna, ha preso atto dell’impossibilità di giungere a un accordo complessivo e ha interrotto il negoziato, pur registrando la disponibilità delle altre sigle sindacali a valutare soluzioni adeguatamente flessibili.
A questo proposito il presidente di Anapa, Vincenzo Cirasola ha detto: “Noi siamo per proseguire la trattativa con l’Ania superando le pregiudiziali del tutto ideologiche sulla titolarità autonoma dei dati che lo Sna ha posto. E che si scontra, peraltro, con la realtà del mercato e con gli accordi sottoscritti dai principali gruppi agenti. Gli intermediari assicurativi che noi rappresentiamo e, pensiamo, le stesse compagnie hanno bisogno di un nuovo accordo quadro che regoli i loro rapporti. Non si può pensare che moderne relazioni sindacali tra imprese ed agenti siano gestite da un’intesa sottoscritta nell’ormai lontano 2003, del tutto avulsa dalla realtà del nostro business”.
Infatti, l’evoluzione intervenuta dalla stipula del precedente Accordo Nazionale Agenti del 2003, ha mostrato la necessità di un’articolazione della contrattazione a livello decentrato, che consenta alle compagnie di assicurazione e agli agenti di disciplinare i rapporti di distribuzione tenendo conto delle rispettive specifiche esigenze.
Nella visione di Ania, il nuovo Accordo avrebbe dovuto essere la carta dei diritti e dei doveri che ogni rapporto agenziale è chiamato a rispettare, lasciando alla contrattazione aziendale di secondo livello il compito di entrare nel merito e nel dettaglio delle specificità legate alle operatività delle singole compagnie di assicurazione e delle rispettive reti agenziali.
“È con rammarico – afferma il capo della delegazione Ania Umberto Guidoni – che, dopo un lungo confronto, si siano dovute interrompere le trattative. Ania ha sin da principio manifestato l’interesse a giungere ad un Accordo a livello nazionale, coerente con il nuovo mondo della distribuzione dopo la direttiva Idd e con il diffondersi di nuovi strumenti normativi e di comunicazione. Resta, comunque, confermata la disponibilità dell’associazione a valutare in futuro la possibilità di riaprire le trattative qualora cambiassero le condizioni oggi registrate”.