
I risultati di un sondaggio pubblicato dall’Information Services Group (ISG) hanno rivelato che la maggior parte degli assicuratori europei si attende un significativo aumento della domanda di prodotti e servizi digitali in risposta alla pandemia.
ISG ha condotto il sondaggio in collaborazione con Infosys, intervistando 290 manager di compagnie assicurative di sei paesi europei tra la fine di maggio e l’inizio di giugno.
Secondo il sondaggio, l'86% dei dirigenti assicurativi europei si aspetta che il comportamento dei clienti cambi in maniera significativa a causa della pandemia e oltre il 95% concorda in tutto o in parte sul fatto che i propri clienti desiderano più prodotti e servizi digitali.
Inoltre, più di 9 intervistati su 10 ritengono che la crisi del Covid-19 accelererà il processo di innovazione digitale nel settore. Il 64% degli intervistati ritiene che gli effetti del coronavirus incideranno sulle proprie attività per oltre un anno, mentre il 21% degli intervistati pensa che non dureranno oltre un tempo di 7-12 mesi.
“L’attuale crisi ha lasciato molti clienti assicurativi sconvolti. Di conseguenza, molte compagnie stanno mettendo in discussione modelli commerciali consolidati nel tempo”, ha affermato Bryn Barlow, partner e co-responsabile di ISG per i servizi finanziari e settore assicurativo (EMEA).
Oltre il 60% degli intervistati si aspetta che alcuni dei loro partner commerciali scompaiano dal mercato a causa della crisi sanitaria, anche se altre aziende prenderanno il loro posto, con le nuove aziende che saranno un mix di fornitori, InsurTech e provider di servizi IT .
Mentre gli intervistati si aspettano grandi cambiamenti a causa della crisi Covid-19, la maggior parte pensa che i canali di vendita tradizionali continueranno a rimanere centrali nello sviluppo del business. In Europa, oltre la metà delle polizze assicurative viene venduta tramite intermediari assicurativi e circa l’84% dei manager intervistati ritiene che le proprie compagnie continueranno a vendere attraverso più canali. Solo il 16% degli intervistati prevede una spinta significativa verso le vendite di assicurazioni dirette.