
La Federazione delle compagnie assicuratrici francesi (FFA) studia la realizzazione di un progetto comune che ha come obiettivo quello di alzare il livello di protezione delle imprese di assicurazioni dalle conseguenze economiche di una emergenza sanitaria importante come il caso del coronavirus.
La FFA si è impegnata a presentare la sua proposta alle autorità pubbliche prima dell’estate. Il tavolo di lavoro è presieduto da Jacques de Peretti, presidente e amministratore delegato di Axa France, Philippe Dumont, amministratore delegato di Crédit Agricole Assurances e Paul Esmein, direttore generale delle offerte e dei servizi di Covéa.
L’FFA ha identificato quattro domande chiave: che tipo di evento attiverebbe un tale dispositivo? Quali danni compenserebbe e fino a che profondità? Quali compagnie sarebbero interessate? E quali finanziamenti per garantirne la solvibilità?
È già stata costituita una squadra di assicuratori esperti, attuari, statistici, riassicuratori che sta lavorando. Il team proporrà un modello tarato sulla portate delle audizioni e delle risposte a queste domande chiave che arriveranno dalle persone coinvolte: rappresentanti delle imprese, parlamentari, avvocati, economisti, esperti di assicurazioni e riassicuratori. Il lavoro sarà svolto in coordinamento con il Ministero dell'Economia e delle Finanze.
“Con l’ambizione di proteggere ulteriormente gli assicurati, garantendo al contempo la solidità delle proprie attività, il settore assicurativo deve trovare soluzioni per affrontare una situazione che nessuno al mondo avrebbe potuto immaginare solo 6 mesi fa”, afferma Florence Lustman, presidente della FFA.