Gli assicuratori operanti in Australia hanno ricevuto oltre 86.000 richieste di risarcimento relative alle inondazioni nel sud-est del Queensland e nel New South Wales, comunica l’Insurance Council of Australia (ICA).
Nel febbraio scorso la costa orientale dell’Australia è stata investita da piogge torrenziali per diversi giorni, che hanno interessato in modo particolare negli stati del Queensland e del New South Wales. Diversi fiumi hanno rotto gli argini e allagato molte città, costringendo i residenti a fuggire e cercare rifugio in quota. A livello locale sono caduti fino a 1 metro di pioggia, ovvero 1000 mm in una sola settimana secondo le autorità che hanno parlato di una vera e propria “bomba” di pioggia caduta su queste regioni. L’'ICA afferma che la maggior parte dei sinistri (72%) proviene dal Queensland e che l’83% riguarda immobili residenziali, mentre la percentuale restante è costituita da automobili. L’attuale stima del costo dei sinistri, ha affermato l’ICA, è di 1,3 miliardi di dollari e dovrebbe aumentare.
Andrew Hall, Ceo dell’ICA, ha dichiarato: “Come previsto, i sinistri continuano a crescere a causa di questo evento diffuso, che si preannuncia come una delle inondazioni più significative che questo paese abbia mai vissuto. Avremo sempre condizioni meteorologiche estreme in Australia, ma se vogliamo contenere i danni nel futuro, il governo deve aumentare gli investimenti e incentivare la ristrutturazione degli immobili e proteggere meglio le comunità”.
La stima aggiornata dei sinistri a 1,3 miliardi di dollari è un drammatico incremento rispetto ai 900 milioni di dollari della scorsa settimana, ma Hall c’è da aspettarsi un ulteriore crescita che potrebbe arrivare fino a toccare i 2,5 miliardi di dollari. Infatti, secondo Hall l’andamento delle richieste di risarcimento per i danni causati dalle alluvioni appare molto simile a quello degli incendi di due anni fa, quando si arrivò, appunto, alla cifra di 2,5 miliardi di dollari.