
Il mercato europeo delle immatricolazioni automobilistiche si muove su un terreno di relativa stabilità, mentre l’Italia continua a segnare il passo, evidenziando una dinamica meno favorevole rispetto ai principali partner del Vecchio Continente.
Nei primi otto mesi del 2025, secondo i dati UNRAE, le auto immatricolate in Europa sono rimaste sostanzialmente invariate rispetto allo stesso periodo del 2024 (-0,2%), con alcune eccezioni significative: la Spagna registra una crescita robusta del 14,6%, mentre la Francia soffre un calo del 7,1%. Se si allarga lo sguardo all’intero continente, includendo Regno Unito e Paesi scandinavi, il mercato evidenzia un piccolo segnale di vitalità con una crescita dello 0,4%. L’Italia, invece, segna un -3,7% pur superando ancora il milione di immatricolazioni, confermando una certa prudenza degli automobilisti italiani.
In questo scenario, Segugio.it – il portale leader nella comparazione online di assicurazioni, utilities e prodotti di credito – rileva tramite il suo Osservatorio Assicurativo segnali incoraggianti per il comparto Rc Auto.
Dopo anni di rincari importanti, il premio medio Best Price Rc Auto ha mostrato negli ultimi dodici mesi un andamento più stabile: ad agosto 2025 il premio medio si è attestato a 485,6 euro, con un incremento limitato all’1,7% rispetto ad agosto 2024. La tendenza suggerisce una progressiva stabilizzazione dei prezzi, che insieme al risparmio potenziale derivante dalla sostituzione di un veicolo vecchio con uno nuovo, potrebbe rappresentare un incentivo concreto per il mercato nel 2026.
“Sostituire un'auto vecchia con una nuova o recente comporta un risparmio sull’Rc Auto fino a 2.000 euro negli anni. Questo, unito ad una dinamica dei prezzi assicurativi meno sfavorevole ai consumatori, potrebbe spingere più italiani ad acquistare un'auto nuova nel corso del 2026”, sostiene Emanuele Anzaghi, amministratore delegato di Segugio.it Broker.
L’analisi suggerisce quindi che la stabilità dei premi Rc Auto non è solo un dato statistico, ma un possibile motore di rilancio per un mercato finora frenato da incertezze economiche e costi assicurativi elevati. Se i segnali positivi si confermeranno, l’Italia potrebbe finalmente allinearsi alla dinamica più vivace di altri mercati europei, offrendo agli automobilisti vantaggi economici concreti e nuove opportunità di mobilità.