Segugio.it
Dal 2018 si registra un calo continuo nella diffusione delle polizze Rc Auto con scatola nera, a causa del progressivo ridursi dei risparmi ottenibili. Secondo quanto riferisce l’Osservatorio Assicurativo di Segugio.it, il fenomeno mostra una distribuzione eterogenea sul territorio nazionale, con il Sud Italia in testa per quanto riguarda l’utilizzo delle black box.
Negli ultimi anni i fenomeni climatici estremi in Italia sono stati sempre più numerosi e imprevedibili. Nel 2022 si sono verificate alluvioni, trombe d'aria e grandinate come mai prima d'allora, ed è stato seguito da un 2023 ancora peggiore (si pensi all'alluvione in Emilia-Romagna a maggio e agli eventi di Milano a luglio). Anche il 2024, con 351 eventi climatici estremi (+485% rispetto al 2015) fotografati dall'Osservatorio Città Clima di Legambiente, ha confermato questa drammatica emergenza.
Negli ultimi 10 anni le immatricolazioni auto in Italia registrano una forte tendenza negativa che porta il parco circolante auto ad un invecchiamento costante.
Secondo Segugio.it, scegliere la formula guida giusta per la polizza Rc Auto può ridurre il costo fino al 35%, ma influisce sulla libertà di utilizzo del veicolo. È fondamentale valutare le proprie esigenze e simulare scenari di utilizzo per evitare problemi in caso di incidente.
Il prezzo dell’Rc Auto comincia a dare segnali di stabilizzazione dopo due anni di crescita costante. Secondo un’analisi dal comparatore Segugio.it, il premio medio annuale della Rc Auto, dopo essere aumentato del 9,1% nel 2022 e del 24,7% nel 2023, ha rallentato la crescita nel 2024 con un +1,5%.
Nel 2025, oltre un milione e mezzo di automobilisti vedrà aumentare il proprio premio RC al momento del rinnovo a causa di un sinistro causato nel 2024.
Il continuo rialzo dei premi Rc Auto, cresciuti del 17,3% da gennaio 2022 a settembre 2024 ha spinto il canale diretto/online che ha battuto il mercato in termini di contratti stipulati, aumentati di oltre il 10%, a fronte di una media di mercato del 3,2%. Una crescita possibile grazie a un premio medio più basso di oltre 100€ rispetto al canale tradizionale, spiega Segugio.it.
Nei primi 9 mesi del 2024 le immatricolazioni elettriche rappresentano solo il 4% del totale, contro il 42,9% dell'ibrido, bloccate sullo stesso livello dal 2021.
C’è fermento nel mercato del credito italiano, soprattutto grazie alla Gen Z (giovani tra i 18 e i 28 anni) che stanno mostrando un diverso approccio al credito rispetto alle generazioni precedenti.
Non si fermano i rincari dell’Rc Auto, con il premio medio che a settembre 2024 ha raggiunto i 470,2€, pari a una crescita del 6,6% rispetto all'anno precedente e ben più alto di quanto registrato cinque anni prima, nel 2019, secondo le rilevazioni mensili dell’Osservatorio Assicurativo di Segugio.it.
Nonostante sia cresciuta negli ultimi anni la propensione all’acquisto delle garanzie accessorie, l’Italia è ancora indietro rispetto ad altri paesi europei come Francia e Spagna dove le garanzie accessorie pesano di più della Rc obbligatoria. La minor propensione all’acquisto degli italiani è legata a tre fattori: il maggior costo dell’Rc Auto, il diverso contesto normativo e la generale sottoassicurazione.
Negli ultimi anni si è assistito ad un forte calo di auto intestate ai giovani. Tra il 2012 e il 2022, il calo è stato del 33% e le auto intestate agli under 25 sono scese sotto le 600mila, in controtendenza rispetto alla crescita del parco circolante auto nello stesso periodo, pari all'8%.
L'indice di costo dell’Rc Auto ha raggiunto un nuovo massimo storico e secondo l'Osservatorio di Segugio.it, il forte incremento dei prezzi spinge gli italiani a ricorrere alle offerte a rate, che contano per oltre un quarto dei preventivi salvati a luglio 2024.
Nel 2023 è nuovamente cresciuto il numero dei veicoli senza assicurazione obbligatoria in Italia. Dopo il periodo di calo registrato tra il 2017 ed il 2021, in cui si è passati da 2,8 a 2,4 milioni di veicoli non assicurati, nel 2023 si è tornati al punto di partenza, con 2,8 milioni, secondo le stime Ania.
L'Italia è storicamente il paese europeo con l'Rc Auto più cara. Una differenza che si spiega principalmente con il maggior costo delle riparazioni in seguito a sinistri. Il differenziale di prezzo rispetto agli altri Paesi è però in continuo calo ed è sceso a 60€ nel 2022, meno di un terzo rispetto ai 195€ di 10 anni prima, secondo l’Osservatorio Assicurativo di Segugio.it.