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Axa cerca la pace con i 15.000 ristoratori francesi

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Lunedì, 14 Giugno, 2021 - 07:25
Autore: Gillespie

Dopo un anno di tensioni Axa France mette sul piatto 300 milioni di euro e apre la strada a una possibile soluzione delle controversie sulle polizze Business Interruption sottoscritte da circa 15.000 ristoratori francesi, i quali hanno finora atteso inutilmente il pagamento di un indennizzo per aver dovuto sospendere l’attività durante il lockdown. La scelta di Axa è quella di tendere la mano per chiudere un capitolo che ne ha offuscato l’immagine.

La proposta di transazione prevede un’indennità forfettaria fissa a copertura delle perdite subite nei periodi di blocco dell’attività, sulla base del 15% fatturato dal ristorante nel 2019.

I clienti di Axa potranno accettare l’offerta dal 21 giugno fino al 30 settembre 2021. Patrick Cohen, amministratore delegato di Axa France, ha dichiarato al quotidiano “La Tribune”: “Poiché i ristoranti possono finalmente accogliere nuovamente i propri clienti, abbiamo preso questa iniziativa per fare in modo che tutti possano guardare al futuro e concentrarsi sulla ripresa dell’attività economica”. Un’iniziativa di tali dimensioni non ha precedenti per Axa.

Sulla questione della scarsa trasparenza delle polizze di business interruption, argomento finito in pasto ai tribunali francesi, non vi è ancora un orientamento giurisprudenziale consolidato, Axa France conferma la propria convinzione circa la chiarezza delle proprie polizze che non coprono le chiusure collettive per provvedimento amministrativo, come peraltro confermato la settimana scorsa dalla Corte d’Appello di Bordeaux. 

Cohen ha anche detto che “Axa ha agito in maniera responsabile durante la pandemia, supportando centinaia di migliaia di clienti e dando un contributo significativo al finanziamento della ripresa economica. Ci scusiamo per le incomprensioni sorte con alcuni clienti della ristorazione, uno dei settori maggiormente colpiti durante la crisi”.

Secondo gli analisti la proposta di Axa avrebbe conseguenze limitate sui risultati. Anzi, se accettata, ridurrebbe l’incertezza relativa ai costi finali legati alle richieste di indennizzo e comporterebbe un rapido pagamento dei sinistri, piuttosto che lasciar trascinare per anni una vertenza dall’esito incerto e fonte di tensioni permanenti.

Tag: 
Axa
Francia
Ristorazione
Covid

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