Accettare l’entrata del 5G cinese nelle reti occidentali è altamente pericoloso, perché Pechino “ha sviluppato tecnologie e software per monitorare i suoi cittadini e tutto quello che fanno: che dicono, quanto guadagnano, cosa comprano”.
A sostenerlo è Philip M. Breedlove, ex generale dell’Air Force Usa, comandante Supremo delle forze Nato in Europa (Saceur) e alla guida del Comando europeo degli Stati Uniti, oggi docente di relazioni internazionali. Nel corso di un evento Breedlove ha spiegato che la Cina ha messo in piedi un meccanismo attraverso il quale “con i dati raccolti determina il livello di lealtà dei cittadini al regime. Se sei fedele avanzi nella società, se non lo sei vieni bloccato. La tecnologia sviluppata serve a fare tutto ciò. Parlo a titolo personale. Non voglio che nessuna tecnologia e nessun software cinesi possa avere informazioni sensibili su di me, sui miei risparmi, sulle mie chat, sulle mie email e nemmeno sulle forze armate del mio Paese e sul mio governo. Quanta della nostra vita è in uno smartphone? Questi dati non devono finire in un database cinese”.