
Il Presidente della COVIP – Commissione di vigilanza sui fondi pensione – Mario Padula, presentando l’annuale relazione sull’attività della Commissione, ha fornito il quadro del settore dei fondi pensione e delle casse professionali.
“La previdenza complementare può rafforzare il proprio ruolo, svolgendo in modo ancora più significativo di oggi una funzione di supporto al sistema previdenziale di base. La RITA (rendita integrativa temporanea anticipata) già dimostra come sussistano margini per ripensare la tutela previdenziale in un’ottica ancora più integrata e sinergica. Tra i bisogni delle società che invecchiano spiccano quelli di cura e assistenza: a una logica di sussidiarietà al primo pilastro risponde la sanità integrativa che, diversamente dalla previdenza complementare, non risulta adeguatamente regolata né efficacemente vigilata”.
Per quanto riguarda le Casse professionali, a fine del 2015, le attività complessivamente detenute ammontano, a valori di mercato, a 75,5 miliardi di euro: il 26% è investito in titoli di debito; di questi circa il 65% è costituito da titoli governativi. La composizione delle attività continua a caratterizzarsi per la cospicua presenza di investimenti immobiliari che nel loro complesso si attestano a 18,5 miliardi di euro (corrispondenti al 24,5% del totale) seppure in diminuzione rispetto all’anno precedente.
Gli investimenti nell’economia italiana continuano a superare quelli all’estero; ammontano a poco più di 32 miliardi di euro, pari a circa il 43% delle attività totali, mentre i secondi si attestano a poco meno di 30 miliardi di euro, corrispondenti a oltre il 39% delle attività totali.
Per quanto riguarda la composizione degli investimenti domestici, la quota più rilevante è rappresentata dall’immobiliare (poco meno di 18 miliardi di euro), seguita dai titoli di Stato (9 miliardi di euro); gli investimenti in titoli emessi da imprese italiane sono invece limitati: ammontano a 3,8 miliardi di euro, meno del 5% cento delle attività totali, di cui 1,1 miliardi sono titoli di natura obbligazionaria e 2,7 miliardi di natura azionaria.
Pur in assenza del regolamento, previsto dal decreto legge n. 98/2011, che avrebbe dovuto introdurre la disciplina sugli investimenti delle risorse finanziare, sui conflitti di interesse e sulla banca depositaria, la COVIP ha comunque svolto la propria funzione di vigilanza.
I fondi pensione e le casse professionali, quali investitori istituzionali, svolgono un ruolo di assoluta rilevanza nel finanziamento dell’economia italiana, disponendo di ingenti risorse utilmente impiegabili nel breve e lungo periodo.
Considerati nel loro insieme, essi investono in Italia circa 71 miliardi di euro, pari al 37% del totale degli attivi. Oltre la metà delle risorse è formata da titoli di Stato, per un valore di 40,2 miliardi di euro, mentre circa un terzo è formato dalla componente immobiliare. La quota destinata al finanziamento delle imprese italiane rimane ancora esigua: 7,2 miliardi di euro, pari al 3,7% delle attività totali, di cui 3,4 miliardi in titoli di debito e 3,8 miliardi in titoli di capitale.
Possono contribuire a intensificare l’impegno nell’economia reale le disposizioni della legge di bilancio per il 2017, che favoriscono investimenti nel capitale delle imprese da parte dei fondi pensione e delle casse professionali attraverso lo strumento della fiscalità e la semplificazione dei meccanismi amministrativi preordinati al conseguimento dei relativi benefici. A queste disposizioni si affiancano le iniziative più recenti che estendono la possibilità di investire nei Piani Individuali di Risparmio (PIR).