Nel 2024, le catastrofi naturali a livello mondiale hanno causato perdite per 320 miliardi di dollari, un incremento rispetto ai 268 miliardi dell’anno precedente, con circa 140 miliardi di dollari di danni assicurati.
È quanto rileva Munich Re, osservando come i numeri siano notevolmente superiori alla media storica degli ultimi decenni, segnando il terzo anno più costoso in termini di danni assicurati e il quinto in assoluto dal 1980.
Il 93% delle perdite globali e il 97% delle perdite assicurate sono attribuibili a eventi meteorologici estremi. Sebbene il numero di vittime, circa 11.000, sia significativamente inferiore alla media, gli impatti economici sono stati devastanti. Le perdite derivanti da eventi non di picco, come inondazioni, incendi e forti temporali, sono state di 136 miliardi di dollari, di cui 67 miliardi assicurati. Sebbene l’importo sia leggermente inferiore a quello del 2023, resta nettamente sopra la media degli ultimi dieci anni.
Nel 2024, i cicloni tropicali sono stati i principali responsabili delle perdite, contribuendo con 135 miliardi di dollari alle perdite totali e 52 miliardi di dollari a quelle assicurate. In particolare, gli uragani negli Stati Uniti hanno causato danni significativi, con 105 miliardi di dollari di perdite totali e 47 miliardi di dollari assicurati.
In Europa, le catastrofi naturali hanno causato danni per 31 miliardi di dollari, di cui 14 miliardi assicurati. Il disastro più grave è stato l’inondazione estrema in Spagna, nella regione di Valencia, dove le precipitazioni sono state tra le più intense mai registrate, con punte di oltre 600 mm in 24 ore. Le inondazioni hanno causato la morte di almeno 200 persone e danni per circa 11 miliardi di dollari, di cui 4,2 miliardi assicurati.
Altri disastri significativi in Europa includono le inondazioni in Germania e in altri Paesi europei, che hanno causato danni superiori a 9 miliardi di dollari, con 4 miliardi di dollari assicurati.
In Italia, nonostante i danni assicurati non abbiano raggiunto i livelli record del 2023, gli eventi atmosferici estremi, come alluvioni, grandinate e ondate di calore, hanno avuto un impatto significativo sulle economie locali e sul panorama assicurativo globale. Thomas Wilde, Ceo di Munich Re Italia, ha sottolineato l’importanza di sviluppare soluzioni innovative per affrontare i rischi del cambiamento climatico e proteggere le generazioni future. La compagnia continuerà a lavorare per promuovere uno sviluppo sostenibile e contribuire a un mondo più resiliente.