
Intervenuto al webinar “L’evoluzione dell’informativa finanziaria negli ultimi 30 anni”, organizzato da Consob, l’amministratore delegato di Unipol, Carlo Cimbri, ha sottolineato l’importanza della sostenibilità, “un tema di grande attualità che non deve essere circoscritto, come la crisi pandemica ci ha ricordato, solo all’aspetto ambientale. Altrettanto importante e meritevole di analisi e di regolamentazione è il modo in cui l’informativa societaria debba evidenziare la sostenibilità economica e sociale del lavoro fatto all’interno delle imprese”.
Cimbri ha ricordato come ci siano due strumenti nuovi varati dalla Commissione europea sul tema: il regolamento sulla tassonomia e quello più recente sulla disclosure. “Le finalità di questi regolamenti sono ampiamente condivisibili, ma come sempre avviene, è nell’execution che si trovano le criticità. Così com’è stato per l’introduzione dei principi contabili, anche in questo caso si traduce il tutto con sempre più obblighi di natura informativa. Io auspico invece che venga applicato un approccio sempre più sostanziale e meno formale per noi operatori di mercato”. Secondo Cimbri “la quantità di informazioni che servono per rispettare la compliance e salvare dagli strali delle Autorità l’amministratore non sono quelle che aumentano la consapevolezza diffusa delle persone. Quindi serve un approccio sostanziale: semplicità per evitare pratiche di “green washing”, ossia che tutti sono green e compliant ma poi poco cambia l’informativa”.