Il mondo delle assicurazioni è diventato di grande attenzione per la stampa nazionale con l’esplosione del caso Genovese e sul suo percorso che l’ha portato fino guida di Prima.it. Ma quanta influenza potrà avere la vicenda sulla fiducia dei consumatori nel sistema assicurativo?
In una nota Anapa(Associazione Nazionale Agenti Professionisti di Assicurazione) esprime preoccupazione riguardo gli intrecci societari, i potenziali conflitti di interesse, le cointeressenze tra la compagnia Prima.it e il comparatore Facile.it che stanno emergendo e ha attivato tutti i canali istituzionali per chiedere venga fatta luce sulla vicenda e sia escluso ogni dubbio di illegittimità.
Scoprire che il successo di certe compagnie assicurative sia dipeso da comportamenti scorretti sarebbe una grande sconfitta per questo settore anche tenuto conto delle grandi difficoltà che le agenzie da anni incontrano nel competere con la concorrenza delle assicurazioni online e tenuto conto che è noto che alcuni operatori storici siano di fatto stati spazzati via dal mercato da questi nuovi colossi.
Preoccupa soprattutto, in un momento economico così duro per la categoria degli agenti, l’effetto sulla concorrenza che oggi più che mai deve essere corretta e trasparente per assicurare la sopravvivenza di tutti quei soggetti che onestamente e diligentemente operano sul mercato. “Rispetto delle regole uguali per tutti e tutela della categoria ancora una volta sono al centro dell’azione di Anapa che andrà fino in fondo in questa vicenda” dichiara il presidente Vincenzo Cirasola. “Non entriamo nel merito della vicenda personale perché su tale aspetto sta indagando la magistratura e non è di nostra competenza. Quello che vorremmo evitare è che la fiducia che i consumatori hanno nei confronti del sistema assicurativo possa essere minata da vicende fosche e poco chiare. Per questo chiediamo chiarezza sul mondo delle assicurazioni online che da molti è vista come le smart company che avrebbero eliminato gli obsoleti agenti. Ora non vorremmo essere noi agenti pagare in prima persona le conseguenze di comportamenti poco corretti”.