
Il gruppo assicurativo cooperativo francese Covèa non ha per nulla rinunciato all’idea di acquisire il riassicuratore Scor che il mese scorso aveva rispedito al mittente l’offerta da 8,2 miliardi di euro. Covèa starebbe infatti studiando un approccio diverso.
Secondo alcune indiscrezioni riportate dall’agenzia Reuters la compagnia punterebbe a far accettare al board di Scor l’idea di mantenere la società quotata in Borsa. Una nuova offerta sarebbe quindi superiore ai 43 euro per azione originariamente proposti. Covèa garantirebbe quindi l’indipendenza di Scor con un capitale flottante di almeno il 20% e sarebbe anche disponibile a cedere sul mercato altre quote, una volta conclusa l’operazione di acquisto.
Denis Kessler, presidente e amministratore delegato di Scor, aveva infatti giustificato il rifiuto alla proposta di Covèa, comunque giudicata troppo bassa, con la volontà di rimanere indipendente della società, caratteristica che ha determinato il successo di questi anni: il valore delle azioni Scor è aumento del 340% dal 2002 a oggi. Covèa è oggi il maggiore azionista di Scor con una quota dell’8,5%. Secondo gli esperti del settore anche altre imprese potrebbero prendere in considerazione un’offerta per il riassicuratore francese, Allianz ad esempio.