Negli ultimi due anni si è registrato un vero boom di attacchi cyber, con un incremento di intrusioni del 1.000%. Grazie al rapido sviluppo dell’intelligenza artificiale gli attacchi si sono spostati dal semplice furto di dati all'aggressione all’operatività di infrastrutture critiche, come le reti energetiche e dell’acqua, o i trasporti pubblici.
È quanto emerge dalla conferenza Cybertech Europe 2019, la kermesse internazionale dedicata alla sicurezza digitale svoltasi a Roma il 24 e 25 settembre. Per gli esperti di Cybertech, provenienti da circa 40 Paesi, il costo degli attacchi informatici nel 2017 è stato di 600 miliardi di dollari, 4 volte quello della Stazione Spaziale.
“Solo nel 2018 gli attacchi cyber gravi registrati sono stati 1.552”, si legge in una nota del colosso aerospaziale Leonardo, tra gli organizzatori della conferenza.
“Passi significativi sono stati fatti in Europa negli anni recenti e le istituzioni Europee hanno riconosciuto la necessità di affrontare il rischio cyber in modo condiviso” ha detto l’amministratore delegato di Leonardo, Alessandro Profumo, nell’intervento di apertura della kermesse. Profumo ha rimarcato come sia stato fatto un buon lavoro negli ultimi anni sul fronte del crimine informatico, “favorendo la cooperazione con gli strumenti disponibili”. Tuttavia “occorre fare di più”. “Ora l’Europa deve decidere i contenuti della sua autonomia strategica, per definire le effettive necessità per ciascuna direzione”industriale, operativa e politica e, “in tale contesto, Leonardo è disposto a ricoprire un ruolo chiave nel panorama europeo” della sicurezza informatica.
Il Ceo di Leonardo ha quindi sottolineato il ruolo della nuova Divisione Cyber Security che "ha un giro d’affari annuo pari a 400 milioni di euro, una dimensione considerevole”. L’impegno di Leonardo nella sicurezza informatica “è talmente profondo che abbiamo creato la Divisione Cyber Security, al fine di ampliare il nostro portfolio e le nostre competenze in questo settore e incrementare la nostra portata globale” ha aggiunto Profumo.
Ormai l’umanità vive “in un cyberspazio” e se questa realtà è “una opportunità per l’umanità” per contro, bisogna fare i conti anche con “un alto costo in termini di attacchi informatici che diventeranno sempre più personali e difficili da rilevare” visto che ormai siamo circondati da quasi “20 miliardi di oggetti connessi” è lo scenario delineato da Amir Rapaport, fondatore e Editor in Chief di Cybertech.
Molti esperti vedono il 2019 come l’anno dell’e-crime, con attacchi non solo crescenti in termini di frequenza, ma sempre più personali e silenti. Buona parte delle tematiche trattate durante Cybertech Europe 2019 si sono focalizzate sulle sfide, sulle strategie e sulle ripercussioni della cybersecurity all’interno di diversi settori e discipline tra cui il fintech, il retail, le assicurazioni e l’aviazione, così come l’economia e la politica. Una parte significativa dell’evento ha trattato le questioni riguardanti nello specifico la cybersecurity italiana. “Diamoci da fare perché la tecnologia cambia continuamente” e per tutelare i giovani nativi digitali dalle minacce informatiche “dobbiamo formare le nuove generazioni” alla cybersecurity, ha detto nel suo intervento il Sottosegretario alla Difesa, Angelo Tofalo.