
Nel 2024, il panorama del credito in Italia ha registrato una crescita significativa, con il 59,1% dei cittadini maggiorenni che ha attivo un mutuo o prestito, segnando un aumento del 12,8% rispetto all'anno precedente. Tuttavia, l'importo medio residuo da rimborsare per estinguere i contratti in corso è diminuito del 9,8%, scendendo a 31.653 euro.
Questi dati emergono dalla Mappa del Credito di Mister Credit, la divisione di CRIF che analizza l’utilizzo del credito rateale in Italia. Lo studio, basato sui dati di EURISC, il sistema di informazioni creditizie di CRIF, evidenzia una certa ripresa nell'accesso al credito, sostenuta da una politica monetaria più favorevole e da una situazione economica complessivamente positiva. La rata media mensile per mutui e prestiti in Italia è stata di 277 euro, con una leggera diminuzione dello 0,2% rispetto al 2023.
Beatrice Rubini, direttore della linea Mister Credit di CRIF, commenta: “Quasi 6 italiani su 10 ricorrono al credito, ma con attenzione alla sostenibilità della rata mensile, che rimane sostanzialmente stabile. Il credito per la casa e i prestiti personali restano rilevanti, ma i prestiti finalizzati all’acquisto di beni e servizi, come auto e elettronica, sono la tipologia di finanziamento più diffusa”.
Il report evidenzia anche le differenze regionali: le regioni del Nord Italia, come Trentino-Alto Adige, Lombardia e Veneto, registrano rate mensili più alte, mentre nel Sud Italia e nelle Isole le rate sono più basse. Il Trentino-Alto Adige, ad esempio, ha il debito residuo medio più alto (48.214 euro), mentre la Calabria presenta il valore più basso (19.301 euro).
In generale, il debito residuo è diminuito in quasi tutte le regioni, tranne nel Trentino-Alto Adige, dove l’incidenza dei mutui è aumentata, portando ad un incremento del debito residuo del 3,2%.